Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
IrlandaData di partenza
1985Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)L’approccio con l’Irlanda di Fabio Maggioni è da cartolina: il verde delle colline, le spiagge bianche del Sud dell’isola, la cordialità delle persone.
31 Luglio 1985 ore 16:00 IRLANDA
Siamo al fin giunti alla meta e siamo qui tranquilli in un Bed and Braekfast che è esattamente come me lo immaginavo: una villetta persa nel verde, gestita da una vecchietta che non parla, sputa le parole. Il viaggio in nave è stato simpatico, abbiamo conosciuto una cifra di gente di ogni paese e quindi il tempo è volato. È stato da fuori di testa l’arrivo quando lì tutti in macchina, attendevamo che s’aprisse il portellone. Quando questo lentamente si è abbassato nel pontile è piombato un silenzio cupo smorzato solo dai flash e dai clich degli accendini, poi un rombo di motori. Le inalazioni dei gas di scarico che a questo punto non infastidivano più di tanto e sorrisi soddisfatti di chi come noi veniva da 3 giorni di viaggio. Un saluto ai francesi che per ore a Cherbourg erano stati compagni d’attesa, un urlo ai milanesi un “augurio” alla coppietta sconvolta da 2 notti in bianco di Bergamo e via, ognuno per la sua strada. Mi guardo finalmente allo specchio: la barba di tre giorni, i capelli per i fatti loro decisamente sullo sporco, la camicia fuori, le occhiaie…. sono praticamente sconvolto. Ora, se D.J. si sbriga, una doccia, ceno e mi sbatacchio a letto che stanotte, su quella cavolo di LOVE BOAT, non ho praticamente chiuso occhio a causa del casino dei motori che dovevano essere li’ proprio a fianco a noi.
CIAO!
Eccoci ritornati sul nostro letto; abbiamo mangiato in un pub a base di hamburgher poi abbiamo fatto un giro di ricognizione sulla spiaggia e a Wexford. La spiaggia è idilliaca: ci siamo ritrovati in una piccola baia, la sabbia finissima, il verde a limitarla. l’acqua verde scurissimo neanche eccessivamente fredda, pochi bambini biondissimi o rossi che correvano sotto gli occhi vigili delle mamme tendenti all’obeso e al trasandato. E poi quel laghetto che ammiravano da quella collinetta che diradava in un variare immediato di sfumature: si passava così dal verde intenso dei boschi al verde e rosso dei prati in fiore fino al biondo tenue dei campi di grano…. e poi quelle villette col tetto in paglia disseminate qua e là apparentemente senza logica…. e poi la cordialità della gente (della gestrice del B & B in particolare) che in ogni caso, sia esso un’informazione o chissà che altro, si soffermano in lunghe disquisizioni che noi non capiamo e alle quali rispondiamo con un sorriso ed un “Thank you, very much” ora m’ascolto un po’ la radio, scrivo le cartoline. fumo l’ultima (?) sigaretta e buonanotte a tutti. P.S. Stanotte non rompetemi pecche’ se no!!
Il viaggio
Mestieri
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