Aratri e mondine

Krishnanagar dista da Calcutta circa 110 Km. Si trova nella parte settentrionale del Bengala. E’ una zona ricchissima di vegetazione, si coltiva riso, grano e altri cereali. Molte sono le piantagioni di cocco, mango, papaia e ananas. Purtroppo l’agricoltura; prima fonte di reddito dell’India è condotta ancora con sistemi tradizionali e vaste aree sino ancora selvagge. L’aratro è ancora tirato dai buoi ed il lavoro nelle risaie, assai vaste, viene svolto dalle mondine data l’assenza o quasi di macchinari. E’ uno dei molti contrasti in quanto il terreno nella zona del Bengala è fertile sia per il clima che per l’abbondanza dell’acqua. Basti pensare che se fossero condotti con sistemi moderni, i raccolti potrebbero sfamare l’intera India. Giungiamo dopo tre ore di viaggio a causa del fondo stradale in pessime condizioni e al traffico caotico; ed in pessime condizioni siamo anche noi considerando che a colmare il tutto, l’autista non ha cessato di strombazzare per tutti i 110 Km. In questo luogo sorge la missione delle suore salesiane. A breve distanza la fattoria di padre Colussi. Uomo di statura alta, due larghe spalle, pieno di coraggio e di iniziative. Dal governo indiano ha acquistato parecchi terreni sui quali è sorta una fattoria con allevamenti di polli, conigli e capre. A fianco di questa, un capannone adibito all’inscatolamento di pomodori e frutta. Il suo scopo è quello di poter dare lavoro alla popolazione che muore dalla voglia di lavorare. Sarebbero disposti a lavorare 13-14 ore al giorno senza chiedere nessun compenso in più. La paga è di 600 rupie (72.000 lire) mensili tante quante occorrono per l’affitto di un mese per una camera a Calcutta o Bombay. Ed è una paga di molto superiore a quella prevista dal contratto di lavoro. La paga media si aggira sulle 400 rupie (48.000 lire) mensili.