Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
GermaniaData di partenza
1980Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Nel 1980 Mario Augusto Lorenzini, dirigente scolastico livornese, ho l’occasione di recarsi in visita nella Germania dell’Est. Il viaggio, organizzato dalla scuola e dai sindacati, è il primo che compie fuori dall’Italia.
È il 7 aprile 1980. Pasquetta. Sveglia alle 5 di tutta la famiglia e via di corsa fino a San Giusto.
L’aereo è già sulla pista, è un DC 9 dell’Alitalia. – Sono un po’ emozionato. E’ il battesimo dell’aria per tutta la delegazione.
C’è poca gente a quell’ora. E’ festa e sull’aereo saliamo insieme a turisti stranieri che vanno a Roma.
I miei indugiano sulla terrazza in attesa del decollo che avviene puntuale alle 7. Il DC 9 spinge al massimo e subito siamo a cinquecento metri di altezza: sotto, le nostre le nostre colline, Livorno, l’Aurelia, la costa, sí taglia l’Elba, immersa nell’azzurro, Punta Ala.
Dopo appena mezz’ora ci annunciano che il viaggio è finito e ci apprestiamo ad atterrare a Fiumicino.
Quasi come ad un luna park quando finisce… il giro.
Alle 7,36 atterraggio con tanti ringraziamenti da parte del comandante.
Fiumicino appare tranquillo a quell’ora. Arrivano le valigie da un posto sbagliato e via, a piedi. alle linee internazionali per il volo Roma-Vienna.
Ci attende un Boeing 737 austriaco. Le hostess belline, sorridenti, bionde, longilinee, ci informano a gesti come agganciare le cinture, come funziona il salvagente, come respirare.
Alle 9,30 si parte e il decollo è alle 9,40 Rotta Roma – Civitavecchia -Ancona- Austria-Graz- Vienna. Un’ora e mezza di volo. Colazione a bordo: insalata senza condimento, salame, patè di asparagi, marmellata, burro e caffè. Lascio il patè e mangio il resto. Dall’oblò ammiro uno spettacolo affascinante dell’Adriatico sotto una luce intensa con le isole istriane a far da cornice. Alle 11,20 atterraggio a Vienna e addio sole. Aeroporto quasi deserto, poche linee, traffico esclusivamente con l’Est. Controllo personale rigido. Mitra. Anche la macchina fotografica passa al controllo. In tempo per raggiungere il volo per Berlino. L’aereo è lo stesso che ci ha portato a Vienna. Stesse hostess, uguali informazioni (manca il salvagente che non serve ). Alle 12,10 si parte e si bucano subito le nubi. Si vola in un cielo terso. Sembra quasi che l’aereo stia fermo e invita a sognare.
Arriva il pranzo: carne, tacchino lesso, verdura senza condimento, burro.
Ho fame e mangio.
Il viaggio
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