Mestieri
casalingaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1982Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)L’accecante Las Vegas è una tappa immancabile nel viaggio di Emma Lina Riccitiello e della sua famiglia attraverso gli Stati Uniti d’America. Una tappa vissuta più per osservare che per vivere, scendendo dal camper e divertendosi a fare un giro a basso costo alla slot machine.
Las Vegas è diventata la capitale del gioco d’azzardo, la Disneyland per adulti, costruita in pieno deserto. Questa capitale dei divertimenti ha dei ” padrini ” del calibro del miliardario Howard Hughes e di Frank Sinatra, e ospita spettacoli di tutte le più importanti star. Parcheggiamo il camper in uno dei tanti piazzali autorizzati che si trovano al centro della città e siamo sulla strada principale illuminata a giorno dalle insegne al neon dei casinò. Lo Strip è un settore della US 91 che attraversa Las Vegas, è in questo punto che, in un’atmosfera carnevalesca, si elevano il Caesar’s Palace, il Circus Circus, il Desert Inn, Dunes, Hacienda, Flamingo Hilton, Sahara, Sands, Las Vegas Hilton e Tropicana. Il centro di Las Vegas, Fremont Street, offre una concentrazione di casinò talmente illuminati che, di notte è possibile vedere la città alla distanza di 100 Km. Qui si trovano i famosi Mint, Fremont, Golden Nugget e Four Queens. Las Vegas è dominata da un suono meccanico frastornante, quello delle slot—machines dislocate ovunque: la vita, i ristoranti, i locali di spettacoli sono tutti di un certo livello, con prezzi adeguati e commisurati alla borsa dei frequentatori, ma in genere proibitivi. Sino a poco tempo prima di morire, Elvis Presley vi era di casa: Las Vegas era l’unica città a potergli garantire un ingaggio da favola. Spingiamo una porta a caso e ci troviamo in uno stanzone immenso che non ha nè finestre, nè orologi, l’arredamento è costituito da locali dove si perde la nozione del tempo, del luogo e, beninteso, dell’economia. I tavoli sono sistemati sia vicino allo ingresso che in saloni immensi. File di slot—machines pronte ad ingoiare la loro razione di monete d’argento, fanno da colonna sonora. Giro per i locali e perdo la nozione del tempo, decido di tentare la fortuna. Prima di entrare in questo locale ho trovato sul marciapiede un libretto di buoni (fun books), due buoni per le bibite, due breakfast e lo sconto del 50% per pizze e pasti completi. Tutto questo fa parte dell’apparato! Nessuno aveva perso il libretto, ma è una trovata super per gli squattrinati, che vogliono spassarsela e tentare la fortuna, non si sa mai, d’altra parte perso per perso non avrei speso soldi miei. I miei nipoti decidono di perdere 10 dollari a baccarat, io scelgo la slot-machine, soprannominata “bandito con un braccio solo” per via della leva con cui si aziona. Gioco per oltre due ore, perdo, vinco, perdo e vinco ancora, alla fine mi trovo con due dollari in più.
Il viaggio
Mestieri
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diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1982Periodo storico
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