Il treno di merce umana

Il motivo che mi indusse a partire per la Germania è quello di tanti altri Emigranti e cioè: un lavoro insicuro e male retribuito e senza un futuro. Eravamo una famiglia e numerosa, a casa erano cinque tra sorelle fratelli più piccoli di me, e non c’erano mezzi sufficienti per mandarli a scuola e per poi imparare un mestiere. Cosi decisi di frequentare un corso professionale per carpentiere e smisi di fare il calzolaio con mio padre. Era il 1961 e il corso che decisi di frequentare era uno dei tanti in quel periodo nel meridione erano organizzati dal Ministero del Lavoro Italiano, sovvenzionati dal Ministero del Lavoro Tedesco si diceva. Scopo di questo corso era: Emigrare nella RFT. Il corso durò otto mesi e nel febbraio dell’anno dopo facemmo gli esami. Avevo avuto una forte influenza e per la data fissata degli esami non ero del tutto guarito. Non fare gli esami per me significava non partire per la Germania, così andai a circa 80 km con le gambe che mi tremavano e feci gli esami. Il due maggio partenza dal palazzo dell’Emigrazione di Napoli, dopo una scrupolosa visita medica dei medici tedeschi. Il treno speciale “di merce umana” parti da Napoli diretto a Monaco di Baviera.