Le contraddizioni di Bombay

Approfittiamo dell’invito di due carissimi amici indiani per vedere oggi l’altra “faccia” di Bombay considerata dagli stessi la più occidentale e cosmopolita dell’India. Fino ad ora abbiamo conosciuto la miseria la sporcizia il degrado di questa città; ora queste ” guide ” ci permetteranno di ricordarla anche sotto una diversa luce . Ora abbiamo dinanzi ai nostri occhi Marine Drive, la baia con i maglifici hotels sul mare dove gli sceicchi arabi vengono a godersi la pioggia nel periodo dei monsoni con i giardini a terrazze e l’erba perfettamente rasata , i quartieri delle sontuose ville degli attori e per ultimo ci concediamo un pranzo all’hotel Taj Mahal . Già all’esterno , quasi di fronte al “gate of India” si presenta a noi nella sua magnificenza; ma l’interno ci sbalordisce per la sua ricchezza: piscina, lampadari enormi di cristallo, soffici tappeti e orchestra nella sala da pranzo che ci accoglie suonando “o sole mio”. Attorniati da parecchi camerieri, ci siamo abbuffati e meravigliati per lo splendore; alla fine , poi , abbiamo avuto la sorpresa del conto : £. 4.200 per persona. La nostra missione stà per terminare. Lasciamo questo grande paese in cui ogni stato è diverso dall’altro per lingua, costumi e religione ; questo paese difficilmente comprensibile dalla nostra mentalità occidentale in cui la ricchezza è in mano al 5% circa della popolazione e dove il 60% vive in uno stato miserevole. Ci si sente impotenti di fronte a questa realtà e ci si chiede quale sia il modo migliore per aiutare.