Mestieri
docenteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Gran BretagnaData di partenza
1997Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Dopo un mese e migliaia di chilometri macinati dall’Italia fino all’estremo nord della Gran Bretagna, Antonella rientra a casa e chiude nel suo diario di viaggio i ricordi e le belle esperienze vissute.
30.8.’97
Questa mattina più che in tutte le altre ho proprio sonno. Vorrei dormire di più. Ad un certo punto il televisore “videosveglia” si accende. Con gran fatica scendo per la colazione a buffet, che però è solo di burri e marmellate. Inevitabilmente il pensiero corre a Michele e ai suoi 8 burri e 7 marmellate più quelle imboscate! Ma corre anche agli altri perché a Beaune eravamo quasi vicini al punto d’incontro. Incredibile come spesso si siano intrecciati questo viaggio con quello di 3 anni fa. D’altra parte entrambi sono ricordi miei perciò fanno parte della mia vita e vanno e vengono tra i miei pensieri. Dopo colazione sperimento la doccia che già avevamo definito spaziale. Anche questo è un piacere ritrovato! E goduto! Anche se piove a dirotto (ma non come in Cornovaglia) decidiamo di non cancellare il nostro proposito: andremo a vedere l’Hotel Dieu e se è già tardi pazienza. È davvero una bella emozione rivedere questo stupendo edificio, ritrovare i ricordi e riscoprire quanto si era cancellato. All’ingresso ci danno un biglietto omaggio per 2 visite che noi prontamente facciamo alle stanzette del museo archeologico e pinacoteca con opere del loro artista che mi ricorda un po’ l’impressionismo e alla mostra sul cinema. Attraversiamo viuzze e mercatini, poi partiamo soddisfatti per questo inaspettato esito dell’ultimo giorno di viaggio. Tempo grigio e tappeto di nuvole. Attraversiamo in autostrada luoghi già visitati e i loro nomi ci vengono incontro: Tournus, Màcon, Cluny, Annecy, Ginevra, il Monte Bianco. Ed ora si profila il péage. Stiamo per raggiungere il traforo del Monte Bianco. Poi c’è l’autostrada italiana indi casa. Un viaggio deve arricchire, accrescere e cambiare. Non so, però, poi quanto un reinserimento a Cinisello sia capace di vanificare tutto. Io e March abbiamo deciso di fare una semplice festa di capodanno appena a casa perché il 1° Sett. incomincia l’anno nuovo ed è pure Lunedì! Comunque aveva ragione quella studentessa, Stefania Villa, quando descriveva la Scozia come un luogo di catarsi che alla fine rasserena e rassicura. E, aggiungo io, è una terra da visitare in auto o moto perché i posti più belli sono i paesaggi, non serviti da autobus o treni ma solo attraversati dal nastro stradale che si snoda tra prati, laghi, pecore, monti e silenzi.
SERA: sono giunta a casa. Ho mangiato un’insalatona all’autogrill perché avevo decisamente fame. Meglio così perché il frigo è desolatamente vuoto. Sto mettendo via qualcosa e ho letto la posta. Non mi sembra possibile che ‘stamattina ero nel cuore della Francia, a Beaune, e ora sono così lontana, tornata alla solita vita, così di botto. Non mi dispiace essere a casa, vorrei solo che non mi aspettassero soltanto sodomie come l’anno scorso.
Il viaggio
Mestieri
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Gran BretagnaData di partenza
1997Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Antonella Santini
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