Mestieri
contadinoLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Romania, Russia, KazakistanData di partenza
1943Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Con l’avanzata dei russi sul fronte Orientale, nell’agosto del 1944, Arturo Simi passa dalla condizione di prigioniero dei nazisti a quella di prigioniero dell’Armata Rossa. La qualità della vita non migliora, tutt’altro.
Dopo cianno preso e cianno portato nelle scuole e po’ c’incominciarono a incolonna’. Mica solo a noialtri: c’erino un’infinità. E via! E lì iniziò il Calvario della croce come a Cristo. Una Via Crucis a piedi. Prima ci frugavino tutti. Poi chi ci levava le scarpe, chi il vestito, chi i pantaloni, chi il cappello, una cosa da non credersi! E dopo queste guardie ci accompagnavino, per modo di di’, un pezzo e ci consegnavino a un altro comando e quello ricomonciava la solita musica di trafuga’. N’han lasciato uno che era d’Alta Italia, un sargente dell’Aviazione, nudo, mutandine sole l’han lasciato! Dopo è morto. La sera ci portavino in una prateria, ci facevino mette’ lì a tera e poi dovevimo sta’ tutti acciaccati stesi in tera che a 50 centimetri ogni mezz’ora una mitragliata. Chi era ‘n piedi rimaneva lì. Quando ci alzàvimo la mattina c’era uno qui uno lì, uno lì uno là l’ava chiappi la mitraglia. Poi a chi ci ha levato le scarpe, stivali… Ma lì eran Tedeschi, Romeni, Magiari, di tutte le nazionalità. C’erin perfino degli Americani. Ebrei. Loro rastrellavino tutti e por tavin via tutti. Chi non poteva camina’, quand’era ‘n fondo, un colpo di mitra, giù!
Sicché si vense là, si presero in otto, si caricarono su `n camio e si portarono a un forno a fa’ I pane per la truppa, per e’ militari russi. Questo forno era grande e al tondo così c’era come mangiatoie, sa le mangiatoie che ci metteva le bestie? Era tutto al tondo così a’ muri, s’impastava co’ piedi: c’era una sbara di legno che si tenévamo così, attaccat’al muro. E si fece questo pane. Il forno era grande, ciandava 300 pani. lo ‘I pane l’avo già fatto quand’ero a casa, me lo facea fa’ la mi’ nonna, ma a ‘nforna ‘un l’avo mai infornato. C’era questo Spagnolo che lu’ sapeva inforna’ con questa pala qui. Allora cominciò. S’attaccàmo dalla bocca — mi disse — a ‘nforna’, e no ‘n fondo, poi tu attacchi: destra e sinistra, destra e sinistra, destra e sinistra, po’ si comincia laggiù ‘n fondo, a ultimo si chiude ‘n centro.
Il viaggio
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Romania, Russia, KazakistanData di partenza
1943Periodo storico
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