Mestieri
contadinoLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Romania, Russia, KazakistanData di partenza
1943Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Dalla Romania, dove è passato prigioniero dei russi, Arturo Simi viene condotto in uno dei numerosi campi di detenzione disseminati nel territorio russo. Le giornate trascorrono tagliando legna nei boschi e contando i decessi per assideramento.
Scesi da questo treno, c’era la neve alta come quella susina lì. Lo scambio era alto, il treno era lassù alto. Scendi giù, quando si scendeva dalla scarpata, andava giù, la neve fino al collo. Tre, quattro si reggévamo l’uno con l’altro. E si arivò al campo di concentramento, al campo 58 a Tambov. La tomba degl’Italiani c’è stata. Ce n’è morti 80 000. In quel campo lì non prendevino né nome né cognome, nulla: lì era come una mandria di bestiame, come fanno la raccolta in America. Ha visto quando raccolgono il bestiame? Almeno quelli son marcati, cianno marchio! Lì tutti: c’erin Tedeschi, Ebrei, Romeni, Polacchi, Americani di quelli cascati dagli apparecchi: ‘un si sapeva nulla.
Il giorno prendevino 3, 400, 500 prigionieri, li portavino nel bosco là che c’era tutto bianco bello di neve e poi gli alberi sopra, a cercar la legna, le frasche dove ciavano tagliato gli alberi. Perché là è tutto legname. Taglino gli alberi e le leghe son rimaste sotto la neve. C’era da cercalle, fassi un fascio e po’ via via tre, quattr’ore, mezzi morti dal freddo e poi via via li metteva ‘n colonna la guardia davanti e là là camminàvamo. Mano mano che sortivin dal bosco si univino alla colonna per tre, per quattro e via avanti, avanti. Quando si arrivava al campo si facevano mori’ perché erino gnoranti, zotici e cotennoni!
Tutte le mattine ogni baracca c’era il capo baracca e facevano l’adunata, come la fanno a’ militari e contavino. Anche du’ ore fori lì alla neve, al freddo, fermi lì, ‘mpalati. Ogni tanto cascava in terra quello là. Morti. Quando era finito c’era sempre, su’ 120, la baracca era di 120, 10, 15 tutte le mattine cascavano mentre che facevano l’appello. Facevano l’appello! Ci tenevino ‘mpalati fermi, movessi non volevano, chi si moveva eran legnate. C’era da sta’ lì e ‘mpalati ritti. Li ci hanno fatto mori’ proprio di inedia.
Il viaggio
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