Mestieri
contadinoLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Romania, Russia, KazakistanData di partenza
1943Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Finalmente, dopo due anni di prigionia, nel 1945 Arturo viene rilasciato dai russi. La Seconda guerra mondiale è finita ma il problema, per lui e per i suoi compagni di sventura, è come rientrare in Italia dal Kazakistan, dove era finito a coltivare campi di cotone per i sovietici.
Un bel giorno apersero i cancelli e dissero: – Andate! – E dove si va? C’era di quelli che erano scappati, l’hanno ripresi dopo tre anni . ‘Un avan trovato dov’andare. Anche lì come ‘n Siberia c’erono quelli che sono pagati dallo stato: quello che fugge, che scappa, fa finta di mettilo ‘n casa e po’ lo riconsegna. Lo facevino ‘n Siberia e lo facevino laggiù. Allora questi che erino scappati l’hanno presi, l’hanno ammazzati e li misero ‘n mezz’al campo lì a puzza’, po’ tutte le mattina ci facevino fa’ ‘l giro, tutt’in fila a contempla’. Dice: A chi scappa si fa quel lavoro lì. Allora apersero questi cancelli. Dio! – Io ‘un vengo! Quell’altro: – lo ‘un vengo! Dissi: – lo vo a casa, fate come vi pare! – Simi, sì, siamo a un miglione di chilometri di distanza! Si era già fatto prima questo calcolo qui. Erimo a un miglione di chilometri di distanza dall’Italia. Io dissi: A casa ci vado! Passa `na carovana di cammelli colle balle del cotone e io vo dietro a questi cammelli. Andavino, andavino… tre giorni!
Quando semo arivati questi cammelli andonnoa una stazione a portare queste balle di cotone. – Ora sono a cavallo! — dissi io — Chiappo ‘i treno! Di qui scappo, vedrai di qui ci sorto, perché col treno da qualche parte si va. Ariva un treno a marcia indietro, lasciò 10 vagoni, li caricarono tutti di cotone. – Da qualche parte li porteranno! — dico io — Monto sul treno, loro hanno a fa’ ‘l che gli pare!
Ciò messo 56 giorni, mica un giorno! 56 giorni di viaggio, perché stava anco tre giorni fermo. Nessuno m’ha scoperto, `un ho parlato con nessuno, perché nelle stazioni chi c’era? Che crede che sia come ‘n Italia? C’era altro che delle caprettine piccine così. Sa quante ce ne sono? Lei pò parla’ colle capre! Dai, dai, dopo ricaminò tanto quel treno, un bel giorno sono arivato a Francoforte. Ariv’a Francoforte, la stazione era tutta bruciata, tutta rovinata.
Il viaggio
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