Amiche

8° giorno di scuola

Questa mattina Alice mi ha detto che non devo più andarla a prendere a scuola, ma la aspetterò a metà strada. Mi fermo quindi vicino alla biblioteca, con un po’ di trepidazione, come sarà andata oggi? Quando arriva sembra contenta, ha conosciuto una ragazza con mamma italiana e babbo gallese che ci era stata segnalata dai nostri vicini di casa, tutti preoccupati dell’inserimento di Alice. Ma la cosa ancora più bella è che, insieme a questa ragazza, ne ha conosciuta un’altra, una ragazza figlia di genitori congolesi, ma nata in Italia, che vive qui da due anni e parla perfettamente l’italiano. Mi racconta: “Che felicità parlare a scuola in italiano!… E tutte le altre che ci guardavano e dicevano che così non valeva, che era come una lingua segreta e che avremmo potuto raccontarci tutti i segreti!”

14° giorno di scuola

Anche oggi è tornata a casa con la sua amica. Mi racconta che per strada un compagno di scuola le ha seguite e prese in giro dicendo: “italianine, italianine, ecco che le italiane si sono ritrovate, mangiate la pasta insieme italiane?” Al che Alice si è girata dicendogli “mi fai pena, sei solo invidioso perché tu parli una sola lingua e conosci un solo paese” e la sua amica si è girata ed ha esclamato “ma certo, è vero!” è poi intervenuta una terza ragazza che le ha raggiunte e ha detto al ragazzo “o te ne vai o ti arriva un pugno sul muso”. Alice era raggiante per tanta solidarietà. Oggi mi sembra decisamente più rilassata, questo nuovo aspetto di comunione e solidarietà tra compagne la avvicina a loro e poi una delle sue due amiche-tutor l’ha invitata ad andare a casa sua martedì prossimo, dopo il club di textile . Hanno anche deciso che, andando verso casa, si fermeranno in un favoloso negozio di dolci e caramelle, dove Alice dovrà provare tutte le splendide porcherie che vendono, essendo del tutto ignorante in materia di caramelle, gomme, dolciumi inglesi.