Mestieri
consulenteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
IndiaData di partenza
2011Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Il viaggio in India di Giancarlo in compagnia della figlia Andreina ha inizio dalla città di Bangalore, non a caso: ad attenderli c’è una coppia di amici, indiani, che negli anni ’60 hanno vissuto e lavorato a Sesto San Giovanni, stringendo un’amicizia che ha resistito al trascorrere del tempo
Narain e Sumitra hanno vissuto a Sesto San Giovanni, arrivati giovani sposi per un tirocinio in Ercole Marelli di pochi mesi, in realtà poi sono rimasti in Italia per 10 anni nel ’60, qui hanno avuto i primi due figli, che hanno chiamato Angelo e Roberto. Trasferitisi poi per motivi di lavoro in Thailandìa, dove è nata la terza figlia Gauri, sono infine rientrati a Bangalore, loro città natale.
Nel periodo italiano sono stati subito bene accolti dai colleghi di lavoro di Narain e con noi in particolare è presto nato un rapporto di amicizia personale, che si è mantenuto e ravvivato negli anni, in occasione di viaggi di lavoro ín Thailandia, ed anche a Milano dove loro stessi sono ripassati almeno un paio di volte.
Sumitra, donna colta e simpatica, devota a Narasímha, incarnazione di Vishnu con la figura del leone. Durante il loro soggiorno a Bangkok ha imparato l’antica arte in uso presso l’antica corte thailandese del “vegetables carving”, scultura vegetale, che ha praticato e insegnato con gran successo e che l’ha portata, sempre accompagnata dal marito, in molti paesi in Europa e Nord America, dove la sua arte era richiesta per addobbi originali e lussuosi in occasione di manifestazioni pubbliche e private. Per la sua arte è stata ricevuta anche da Indira Ghandi e certamente conosciuta e apprezzata anche da altre personalità della società culturale indiana. Rappresentazioni e tecniche di questa arte sono raccolti in un libro scritto ed edito da Sumitra Narain.
L’incontro con Narain in aeroporto è stato commovente, ma anche con un tocco di umorismo: per mezz’ora abbiamo girato in mezzo alla gente nella grande sala degli arrivi senza riconoscerci, dopo trent’anni dal nostro ultimo incontro a Milano. La situazione stava diventando imbarazzante e si è risolta solo quando ci siamo trovati uno di fronte all’altro in una sala ormai quasi vuota. Dopo un abbraccio liberatorio abbiamo dato la stura ai nostri ricordi e così in tutto il lungo tragitto fino alla loro casa dove ci aspettava sua moglie Sumitra con il loro figlio Angelo che ci hanno accolto con grande affetto e simpatia. A Bangalore siamo stati ospiti dei Narain nell’Hotel Bangalore International, un albergo di alto livello e gradevole per l’atmosfera di antica tradizione. Per l’indomani Narain aveva organizzato per noi una gita a Mysore mettendoci a disposizione una macchina con un bravo autista-guida. II secondo giorno l’abbiamo passato a Bangalore con Narain come guida, come dirò più avanti, finendo nel tardo pomeriggio in casa Narain, dove Sumitra ci ha preparato un’ottima cena indiana casalinga, a noi ben gradita nel loro accogliente ed elegante soggiorno. Una simpatica serata tra vecchi amici, finita con le fotografie di rito, che sono riprodotte di seguito.
Il viaggio
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