Mestieri
consulenteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
IndiaData di partenza
2011Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Lo sguardo di Giancarlo si posa sulla città di Bangalore, dove è ospite insieme alla figlia di due amici indiani di vecchia data, conosciuti in Italia negli anni Sessanta.
La famiglia Narain è nota a Bangalore, il padre era un ufficiale di alto rango presso Wodeyar IV, l’ultimo governatore della dinastia confermato dagli inglesi fino agli anni ’40 del XX secolo, ricordato e amato dai cittadini come persona molto valida e attenta aì bisogni della città.
La città, situata a ca. 1000 m. è chiamata la Garden City ed anche la air conditioned city. Popolazione dell’area cittadina allargata: circa 9 milioni.
Con Narain abbiamo visitato l’ultimo palazzo della dinastia Wodeyar, ricostruito all’inizio del XX secolo in stile Tudor, arricchito e rimodernato anche con l’ascensore, al posto del palazzo ligneo di Tipu andato distrutto da un incendio. Ora è un interessante museo storico, con grandi sale decorate per ricevimenti e ricordi della famiglia, ancora venerato dalla popolazione, tanto che è vietato fotografarlo anche dall’esterno. Si trova in mezzo a giardini e un grande parco.
Qui siamo nel centro di Bangalore in un raffinato ristorante vegetariano (la mia aria è solo di circostanza, non ancora abituato a usare le dita come posate).
Questo centro costruito da un ricco industriale della birra indiano è formato da palazzi multipiano in vetro e i • alluminio, scale mobili, ampi e ricchi negozi, ristoranti per tutti i gusti e qualità, servizi bancari e finanziari, presenti molte griffes mondiali prestigiose, insomma niente di molto diverso da centri moderni occidentali. Abbiamo qui prelevato in uno sportello ATM (bancomat) una somma in rupie, rendendoci poi conto nel corso del viaggio che sportelli ATM sono diffusi in tutti i centri, per cui è inutile portare dall’Italia somme di Euro in contanti, è raccomandato comunque effettuare i prelievi da quelli delle banche aperti giorno e notte.
La città è piena di scuole specializzate in elettronica, non per niente è chiamata la Silicon Valley indiana. Non è stato possibile, dato il poco tempo, girare in città nelle vie commerciali e in quartieri selezionati, comunque si ha l’impressione di un tenore di vita attivo e di buon livello, soprattutto se confrontato con le tante diverse realtà incontrate nel prosieguo del viaggio.
In costruzione da anni una metropolitana sopraelevata che attraversa tutta la città fino all’aeroporto. Per il momento crea grossi problemi di traffico in tutta la città sconvolta da enormi palificazioni in cemento armato e cantieri infiniti che in verità non danno l’aria di grande efficienza.
Incontri nel grande Cubbon Park sede di un ricco parco botanico con vegetazione autoctona anche sub-tropicale. Il parco si trova nel centro della città e ospita musei ed edifici storici e istituzionali che non abbiamo visitato. Nella centralità del parco c’è un’alta collina naturale di lastre dì pietra sovrapposte molto suggestiva, sul punto più alto un tempietto, il tutto molto ordinato, con viali e panchine, punti di rinfresco e giochi per i ragazzi.
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