Mestieri
impiegataLivello di scolarizzazione
frequenza universitariaPaesi di emigrazione
AustriaData di partenza
2003Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Sono probabilmente le barriere linguistiche a creare i maggiori problemi di integrazione in ambito lavorativo per Francesca Romana Intiglietta, nei mesi in cui presta servizio presso un’importante stazione termale austriaca.
Warmbad Villach, 24 Luglio 2003 Austria
Caro diario,
alla veneranda età di 26 anni ed un mese, ho scoperto il piacere di stare tra coetanei in terra straniera. Sono in camera coi ragazzi, mentre l’acqua per la pasta fa il suo percorso per bollire, mi accingo a scriverti due righe. Oggi, Kerstin, la collega olandese, si è spinta a farmi delle confidenze, e, da ciò che ho potuto comprendere, suo padre non sta molto bene e suo marito è sempre lontano per lavoro. Inizialmente, mi destava meraviglia il suo modo di parlare correttamente il tedesco, poi, ho capito che è stata costretta ad impararlo. Ed è stata lei stessa ad informarmi sul fatto che l’olandese e l’austriaco sono lingue affini nelle forme grammaticali. Non si può dire la stessa cosa per il nostro italiano… che, per contro, è una delle lingue più dissimili dal tedesco, per certi versi. Parliamo in inglese, ci sforziamo a comprendere l’austriaco. Blah?!? Che ne viene fuori? Un disastro. Un misto tra italiano, tedesco, austriaco, carinziano, dialetto brindisino… Una meraviglia per i migliori palati linguisticamente edottti! Ed invece per il nostro di palato, c’è chi sta preparando una buona cena… Abbiamo comprato i sughi italiani già pronti…
Guten apetit! Fra.
Warmbad Villach, 26 Luglio 2003 Austria
Caro diario,
credo di aver bisogno di un paio di scarpe. Nel tragitto per andare a lavorare, ieri, infatti, mi si è spezzato il tacco destro… Sapevo che i sentieri fossero faticosi ed impervi, ma non avrei mai creduto che le mie scarpe ci potessero rimettere un tacco…di gomma! Finalmente oggi ho la giornata libera in comune coi ragazzi: una pacchia! Tanta piscina, cibo, sole e discorsi senza un senso compiuto. L’acqua termale è freddissima, ma è piacevole starci finchè non ci si sente stanchi. Il Resort è pieno di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Ormai usiamo l’inglese come fosse la nostra lingua principale; sebbene a causa della nostra pronuncia maccheronica con marcato accento brindisino, è un pò difficile farci capire, viviamo nella speranza di imparare qualche frase in più in austriaco. Spesso con il volto leggermente allibito qualcuno si inalbera scandendo quel “Was?” come fosse un fastidio sentire dei giovani italiani parlare… Mi vien voglia di tirare cazzotti a quelle facce da idioti che trovo alla fermata dell’autobus, serissime, poco solari… ma cos’hanno questi austriaci? Sempre scontenti, sempre col broncio. Boh!? Chissà come sta il mare nostrum. Ci penso ogni volta che mi propongono di fare una gita ai laghi vicini: FakerSee o OssiacherSee: zone inesplorate. Giuseppe ed Andrea stanno diventando una spalla su cui appoggiarsi.
Fra.
Il viaggio
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impiegataLivello di scolarizzazione
frequenza universitariaPaesi di emigrazione
AustriaData di partenza
2003Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Francesca Romana Intiglietta
Guten morgen
Warmbad Villach, 20 Luglio 2003 Austria Caro diario, da quando Vale è andata via, la mia stanza sembra...
“Reality show”
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La Bierfest
Warmbad Villach, 30 Agosto 2003 Austria Caro diario, si avvicina la BierFest, una festa in cui tutti, si...