Mestieri
docente universitarioLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
PerùData di partenza
1978Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gian Antonio racconta i laboriosi preparativi della spedizione scientifica di cui farà parte, che effettuerà immersioni in alta quota in Perù nel 1978.
A seguito di segnalazione di Galfetti e Lucatelli il 6 gennaio 1978 ho preso contatto col prof. Pier Giorgio Data a Chieti in considerazione della mia esperienza teorica e pratica di immersioni in altitudine. Il prof. mi ha tracciato a grandi linee il programma della spedizione: partenza il 10 marzo con un Ercules da Pisa, concesso dall’Areonautica militare, arrivo a Lima, assuefazione in tre tappe, immersioni in laghi andini ad oltre 4.500 m.s.l.m., i sub faranno assistenza agli apneisti ed agli operatori: egli ha accettato la proposta che io provveda ad un impianto di riscaldamento per sub in immersione, e di chiamare Covi e Giglioli di Ferrara come apneisti. Al rientro ho concordato: con Galfetti i nostri compiti nella spedizione (Galfetti direttore dei sub ed io suo assistente), con Covi e Giglioli che vadano a farsi provare dal prof. alla Spezia, con Beppe Sella che mi prepari l’apparecchio di riscaldamento. Il 14 – 15 gennaio a La Spezia hanno superato la prova e sono stati accolti nella spedizione, hanno fatto il primo collaudo dell’apparecchio radiologico subacqueo, hanno conosciuto Majol, e quindi Covi e Giglioli sono stati autorizzati a farsi fare le mute su misura dalla Cressi che darà loro anche tutte le attrezzature. Dal 17 al 24 gennaio Beppe lavora sull’apparecchio addottando una caldaia da termosifone; ne risulta un trapello troppo grande e pesante, ma funziona benissimo: decidiamo di addottare un boyler di modesta portata.
Il 4 febbraio ho un colloquio preparatore su tutti i problemi che verranno a presentarsi in immersioni ad oltre 4.500 m.; il 5 faccio un’immersione con Galfetti e Righetti per provare l’Unisuit: va tutto bene: alla fine, per la soddisfazione, mi faccio la pipì addosso nella muta stagna, roba da vergognarsi fino alla vecchiaia. Si organizza una riunione di sub per i giorni 3 – 4 – 5 marzo al Lago d’Iseo con il prof. che proverà anche l’apparecchio radiologico modificato. Nel frattempo cerco di sollecitare Beppe a completare l’apparecchio riscaldatore, ma non riesce ancora disporre del boyler: pare impossibile, ma ormai sono in mano sua. Il 20 febbraio sono all’Istituto di Fisiologia Umana di Milano – proff. Mognoni e Veistanz, specialisti in respirazione polmonare – dove mi trovo col prof. Data e Montemaggiori; la novità è che l’Areonautica Militare ha chiesto 110 milioni per trasportarci con l’Ercules: sono matti. Il prof. ha preso contatto con la Luftansa per concordare il trasporto delle merci (attrezzature scientifiche, subacquee ecc) e dei passeggeri. Egli è già stato in Perù e l’organizzazione comincia a profilarsi: il 12 marzo le merci saranno caricate in due containers e spedite e Lima, il 17 partiamo noi. A Lima saremo per 24 ore in buon albergo, poi, passando per Morokocha, nostra futura sede, andremo a Trama, in albergo, a 3.300 m.s.l.m.; dopo l’assestamento fisico e l’allenamento sub teorico e pratico, ci stabiliremo a Morokocha e Tucto da cui partiremo per le immersioni. Finite le esperienze scientifiche, saremo liberi ed è prevista una escursione a Cuzco e Machu Picchu.
Il viaggio
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1978Periodo storico
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