Mestieri
militareLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
BosniaData di partenza
1996Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Poco dopo essere giunto a Sarajevo per una missione di Peace keeping, nel gennaio del 1996, il maggiore Ippolito effettua un giro di ricognizione nella città martoriata dalla guerra.
Il giorno successivo, domenica, decisi, insieme ad un collega, di fare un giro per la città (a bordo di un VM blindato, ovviamente) e rendermi conto di quella realtà. La prima cosa che notai era l’assenza totale di vetrine, di gente per strada, la neve e quel chiarore ovattato di una bella giornata in una città fredda e innevata. Poche macchine attraversavano la città, poche, vecchie e malridotte. L’unico quartiere che sembrava ancora intatto, o meno distrutto degli altri, era il quartiere Musulmano. Certamente Sarajevo era una gran bella città, con tanto di fascino ed una molteplicità di stili, ricca da un lato di sinagoghe e minareti stupendi, palazzi antichi in stile orientale, e dall’altro, di palazzi moderni di tipo chiaramente occidentale. Il “famoso” viale dei cecchini, ad esempio, era contornato di palazzoni enormi, quartieri popolari. L’intera aerea, al momento, era abitata, principalmente, da Serbi, i Musulmani erano relegati in quartieri ai margini della città divisi dalla zona serba da un ponte o da una strada. La realtà di questo mondo è molto diversa da quella che un uomo “occidentale” anche se può riuscire a capire, senza dubbi non penso possa condividere. L’odio, tramandatosi da padre in figlio, è una risultanza di anni di guerre fratricide e odio etnico/religioso esasperato all’inverosimile.
Il viaggio
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1996Periodo storico
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