Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Il 15 Settembre 1935 Espedito Russo si imbarca: ricordi ed impressioni del suo viaggio fatto, a bordo del Piroscafo "Urania", verso l'Africa Orientale dove partecipa alla guerra di espansione coloniale italiana.
15 Settembre 1935
La nave lascia il porto! Alle ore 19 ha dato il primo segnale del via, lentamente si scosta dalla banchina. II mio cuore batte. Il momento è emozionante! La folla immensa che occupa quasi tutto lo spazio della banchina mi piace e l’amo. Essa mi sembra che è differente dalle altre. Il suo saluto mi è grato, tra essi che saluta ed incoraggia noi partenti noto due soli a me conosciuti Sigismondi Villani e Bernardino Polisena, ricorderò la loro cortesia, hanno voluto fino all’ultimo essermi vicini. I gridi e saluti sono stati molti. Ognuno cerca nascondere la propria emozione agl’altri ma i nostri volti i nostri sguardi sono chiari a vedersi. Più volte con il fazzoletto sventolante ho fatto segno di saluto, ma allorché più nulla ho notato di ogni particolare, una tristezza m’ha vinto. Napoli a poco a poco va a scomparire ai miei occhi, solo le immense luci si vedono. Appoggiato al parapetto del piroscafo il mio sguardo è fisso nel vuoto. Non vedo altro in questo momento se non il quadro di immaginazione della mia cara famiglia lontana, forse anche loro sono tristi per me e pensano al doloroso distacco. Due lacrime scendono lente dai miei occhi! Soffro assai! Oh mamma ò mamma, se tu, unitamente ad Elisa, mia figlia, le sorelle potresti leggere nel mio animo, vedreste quanto è grande il mio dolore, come è forte la nostalgia di voi lontano. Pagherei chissà quanto per rivedervi ancora, prego il buon Dio che mi da la gioia di riabbracciarvi, come vi ho lasciato. Mì faccio coraggio. Ci sono gruppi di soldati che cantano, si fanno anch’essi coraggio, ma anche loro soffrono, risentono la lontananza dei loro cari, cantano per non abbattersi, ridono per non piangere, ma sono sicuro che più tardi quando soli nel loro lettino penseranno o per meglio dire nella visione vedranno le loro mamme, le mogli, i figli, soffriranno, si abbattono fino a che il sonno, la stanchezza li vince.
15 settembre 1935 La nave è buona, cabina da me occupata 171 seconda classe, essa fa servizio d’ospedale, ha imbarcato 350 militari più un gruppo di crocerossine, veramente carine e giovanette. Pulita, in pochi che siamo si viaggia bene. Trattamento speciale. Vitto magnifico, questa sera a cena: minestra, pollo con contorno insalata verde, barbabietole e patate, dopo crema gelato, frutta, caffè e vino a volontà. Dopo cena una passeggiata in coperta, l’Italia è lontana. Alle ore 22,30 stanco dall’emozione della giornata vado a letto. Così comincia la vita monotona del viaggio sulla nave Urania.
16 Settembre 1935 Sveglia questa mattina alle 7, son passato in sala pranzo per la colazione, dopo in coperta a passeggiare. Le sigarette sono vendute ad un prezzo assai inferiore, si fuma a più non posso, pensando che si ci doveva adattare a fumare sigarette di pochissimo valore e più volte anche niente. Verso le 9 non mi sento bene e man mano i disturbi sono aumentati. Mi sento lo stomaco sotto e sopra, la testa mi gira tanto da farmi soffrire mille tormenti. Si costeggia la Sicilia e la Calabria, alle ore 10 si attraversa lo stretto di Messina, bei luoghi! Si ammiran con gioia e nello stesso tempo con nostalgia, gli ultimi lembi del suolo italiano. Si canta
“O Patria mia…” La rivedremo ancora, avremo il piacere di poggiare i piedi sulla terra natia?!…nel pomeriggio più nulla, l’Italia è lontana di già, solo cielo e acqua. Le sofferenze sempre di più, è terribile non si può resistere, continuare sempre così sarebbe terribile. La cena non mi è stato possibile toccarla. Alle ore 21 vi è stato il cinema “Due cuori felici”. Alle 23 vado a letto, spero riposare tranquillo.
Il viaggio
Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Espedito Russo
Marcia massacrante
Si arriva a Massaua ore 18. Siamo al termine del viaggio mare. Ora si inizia viaggio...
“Adua è nostra”
3 Ottobre 1935 Finalmente, consacrata da un'atmosfera eroica, fremente di entusiasmi, satura di tutti gli enigmi che...
“La gente indigena”
12 Novembre 1935 II lavoro immenso mi ha fatto trascurare il mio modesto diario. La vita in...
Natale in guerra
25 Dicembre 1935 XIV Pagina 41 del diario Natale!! Il Natale di quest'anno trova centinaia di...
Adua dopo la guerra
5 Giugno 1936 Ad Adua il mercato, ha ripreso il suo ritmo anzi molto più affollato giacché...