Un nuovo inizio

Dopo qualche mese, di riposo forzato, in attesa di emigrare di nuovo in Francia, mi ritrovai tra i piedi un vecchio amico, con il quale avevo lavorato insieme, in una Fattoria per svariati anni.

Cominciammo à parlare, di dove avevamo trascorso tutto questo tempo, dal lontano giorno in cui ci eravamo lasciati. Trà un discorso e l’altro, ci raccontammo tutte le nostre peripezie, e così io capì che anche lui come me, aveva preso la via dell’emigrante. Mi parlò che si trovava in Inghilterra, vi si trovava abbastanza bene, come lavoro e come guadagno, volle sapere da me, cosa io stavo facendo, io gli risposi, che ero in attesa che mi avessero richiamato, dalla Francia, dove ero già stato altri anni, per motivo di lavoro, ma che purtroppo stavano ritardando, e gli spiegai ché forse avrei atteso inutilmente. Con vera sorpresa, mi fece una domanda:

“Perché non vieni in Inghilterra con me? Io conosco un tizio mio amico, che à bisogno di una persona, à un Ristorante e potrei farti venire subito là. Cosa ne pensi! Ti sembra una proposta buona?” Mi domandò di nuovo. “Così avremo il tempo di stare insieme, come ai vecchi tempi”.

“Per il momento non sò proprio, come risponderti, lasciami qualche giorno per pensarci sopra, ne parlerò con i miei genitori, e saprò darti una risposta a giorni”.

Così fu; tornai a casa, e feci presente questa proposta a mio padre, al quale come sempre chiedevo consiglio, prima di fare qualcosa di testa mia, lui con vera sincerità mi rispose:

“Figliolo! Ormai credo che tu sappia cos’è il lavoro all’estero, ai in te una certa esperienza, se tu credi di farcela, io non ho nulla in contrario, fai secondo la tua volontà”.

Dopo qualche giorno ritrovai, l’amico e gli risposi che avrei accettato.