Mestieri
commessoLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1936Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Da Massaua, il radiotelegrafista Pasquinelli si sposta in una località di montagna dell’Eritrea, “Addì Ugri” che oggi si chiama Mendefera. È sempre più vicino al confine con l’Etiopia, dove nel frattempo gli italiani combattono la guerra di conquista coloniale. Tra un lavoro di posizionamento dei cavi telefonici e l’altro, Pasquinelli ha la possibilità di assistere a un banchetto nuziale di una coppia locale, cerimonia che non lo lascia entusiasta.
20 febbraio 1936, Addì Ugrì Durante il giorno abbiamo sballato altro materiale giunto da Massaua dirò brevemente in che consiste il nostro materiale telegrafonico: cordoncino telefonico, filo zincato per telegrafo, telefoni, centralini telefonici, cassette telegrafiche, speciali barelle con tamburo girevole per stendere le linee telefoniche, pali, ecc. La sera, andando al paese, alle ore diciotto da una strada ho assistito a un banchetto nuziale: in una stanza si adunano tutti i convitati, parte seduti in terra parte in piedi; nel centro della stanza, sempre per terra, c’è una fila di recipienti di coccio e di cestelli, ricolmi i primi di carne cruda, i secondi di frutta, ce ne sono altri che contengono un intruglio che non so che cosa sia ma che a vedersi fa schifo, inoltre ci sono dei recipienti pure questi di terra cotta a forma di anfora, pieni di birra abissina; questa birra che non so con che cosa la fanno, pare acqua sporca ma in sostanza è molto alcolica e ha un colore giallognolo; poi hanno un’altra bevanda che chiamano il tè, è chiara come l’acqua, è molto forte, in sostanza è somigliante al nostro mistrà. Chi osserva non vede altro che mani che si allungano per afferrare con rapacità tutto quel po’ po’ di roba che rapidamente ingozzano. Da una parte c’è anche un gruppetto di suonatori con strumenti a corda di foggia strana, dai quali emettono lamentosi quanto scordati motivi che vengono ripetuti in serie per tutta la festa, così quando sei lì da due minuti ti fa male alla testa starli a sentire! Fra questi strumenti che miagolano e i convitati che senza smettere di mangiare e bere gli fanno eco, è meglio scappare via, tanto si sa che il banchetto finirà con una solenne sbornia.
Il viaggio
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