Mestieri
cooperanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
PerùPeriodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)È il 1983 quando il “treno” giusto passa davanti a Antonio Ratini: una Ong gli propone un viaggio in Perù per contribuire allo sviluppo economico del Paese. Antonio non perde l’occasione e parte.
Gli studi effettuati negli anni 70 sui processi di autodeterminizione dei popoli, sul concetto di nazione, su quello di stato, sulle minoranze etniche, e su ciò che allora chiamai “processi di erosione culturale”, mi spinsero ad riconoscere le mie simpatie per i movimenti indipendentisti. Le congiunture, i fatti e la storia mi aiutarono a prendere contatti alla fine degli anni 70 con il FRELIMO, vittorioso Fronte di Liberazione Nazionale in Mozambico, ex colonia portoghese. I contatti, sostenuti da un forte interesse, col tempo si allargarono dal politico, al tecnico, al sociale. Sta di fatto che tutte le informazioni, dati ecc., che ricevevo di prima, di seconda ed anche di terza mano, condite dall’entusiasmo dei venti anni, sfociarono nella stesura di un progetto di decentramento articolato ed ottimizzazione delle produzioni suinicole ed avicole nelle zone verdi intorno a Maputo, che redassi verso la fine degli anni ’70-inizio ’80 e consegnai con grande ingenuità nelle mani del Consolato Mozambicano in Roma. La voglia di confrontarmi con altre culture era molto forte, i dubbi e le analisi sulla società occidentale avevano bisogno di verifiche e di essere osservate da ottiche diverse. Sempre negli stessi anni, un allevatore italiano con possedimenti in Australia, mi offri di collaborare con lui per la ristrutturazione della sua azienda australiana, visto che ero conosciuto come un giovane ed abile professionista, degno di fiducia. Anche alcune associazioni canadesi di allevatori mi contattarono per inserirmi in un progetto nazionale di ampliamento e tecnificazione degli allevamenti suinicoli in Canada. Con grande sofferenza rinunciai alle offerte. In quel momento non mi era del tutto chiaro, ma “sentivo” che non era quello che cercavo. Come non vedere la contraddizione tra essere “abili professionalmente” e battersi per cambiare il mondo? Che cosa è la professionalità senza tensione morale? Cos’è la modernità senza rispetto per i più deboli? Ero alla ricerca di una strada meno lineare, meno facile, più articolata e complessa: più consona alla realtà. Iniziarono contemporaneamente, sempre in quegli anni, i. contatti con le ONG operanti nei Paesi terzi. Gli interessi ed i precedenti, mi spinsero in maniera quasi naturale verso il Mozambico. Partecipai a dei corsi di formazione-selezione per essere inserito in un “progetto di sviluppo” agricolo in Mozambico.
Per ragioni puramente casuale venni a contatto con un politico peruano poi, in rapidissima successione, con alcuni rappresentanti di organizzazioni di base peruani. Alla fine il responsabile politico dei progetti Latino-americani di una ONG mi propose di partire, entro 15 giorni, per una missione di studio di fattibilità e valutazione di 3 mesi in Perù. La sorpresa fu grande e dovevo decidere in fretta. In quegli anni, esattamente nel 1983, le mie consulenze nel settore “zootecnico” ed in quello “trattamenti acque” in Italia andavano molto bene ed il riscontro economico era evidente. Mi trovavo in una fase di espansione, ma in realtà non ero soddisfatto. Analizzai le prospettive con razionalità: partendo rischiavo di perdere clientela, e congelare la tendenza all’espansione delle attività; perdevo guadagni evidenti per rimborsi evanescenti. La valutazione costi-benefici dell’operazione era completamente sfavorevole. D’altro canto questo viaggio era perfettamente in sintonia con la mia persona, con la ricerca interiore, con la formazione integrale, con la formazione professionale. Confronto, ricerca, evoluzione, erano lì sfidando i miei 26 anni di retroterra culturali, sociali, politici. Il rischio e la sfida erario evidenti come alta era la posta in gioco. La percezione intuitiva contraria all’analisi logica alla fine vinse. Operai in maniera di arginare i danni nelle mie attività italiane per questo viaggio e partii.
Il viaggio
Mestieri
cooperanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
PerùPeriodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Antonio Ratini
Una mano al Perù
Arrivai in Perù alle 6,30 di un mattino grigio di nebbia limena, annusai l'aria, guardavo la...
Critiche e successi
La mia piccola, ma estremamente intensa esperienza fatta in Perù, mi aveva messo in contatto con...
Progetto Sierra
Proposi all'interno della ONG e realizzai l’"Ufficio Tecnico. dei Progetti Agricoli in Perù" che ha curato...
“La cultura della cooperazione”
Finito il contratto rimasi in Perù, volevo ripercorrere le tappe di quegli ultimi 6 anni senza...