Mestieri
casalingaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
MadagascarData di partenza
2003Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Ancora per qualche giorno prima tornare in Italia, Paola Maccioni attraversa il Madagascar osservando le ristrettezze in cui vive la popolazione locale, priva di un sostegno alimentare di base. E il paragone con gli sprechi dell’Italia le provocano un eccesso di rabbia.
buongiorno 14 agosto
Tra 10 gg sono a casa. Tra 10 gg, a quest’ora, sono le 5, sarò su un aereo che mi riporta a casa… e poi chissà. Mi sono svegliata alle 4,30 ho già preso il caffè e mi sto preparando il the. Angela legge in un angolo. Ho dormito malissimo, c’erano zanzare che erano attirate sia dalla mia “bontà” che dalla citronella che mi sono spruzzata e che ho messo intorno al letto! E x ben 2 volte mi sono svegliata con la sensazione di un animaletto su x il braccio. Che palle! Poi mi sono svegliata definitivamente x un “bel sogno”! e mi sono alzata immediatamente… xké qualcuno dice che i sogni sono desideri… e io non voglio “desiderare” niente e nessuno (x la cronaca ho sognato te, che mi baciavi come la prima volta, con la differenza che questa volta mi dicevi “ti aspettavo” è incredibile ma vero, eri dolce e io ti credevo!) fine della cronaca… sono piena di allergie, non ne posso più! Alle 9, se don P mi dà il permesso, vado in un paese a 80 km da qui con Luciano a visitare e fotografare un “progetto” di giovani handicappati che stanno allevando maiali e producendo mangimi. Poi devo andare a fotografare l’ospedale e se ci riesco il carcere, almeno da fuori x dare a sr Angela qualche foto… se riesce a far lavorare le sue detenute x mandare qualcosa!… e x l’ospedale lo dirò a Margi, a Salvatore, a mia sorella e in casa di cura. Penso che potrei dirlo anche a M. Luisa, a Massimo e poi vedrò!! Mi piacerebbe che anche Mostar facesse qualcosa… anche solo x fare il gesto!… e mi piacerebbe che la mia parrocchia si impegnasse con una parrocchia di qui! Vedremo se riuscirò a combinare qualche cosa! Ieri con Madda ci siamo incazzate non poco… le suore qui vicino non hanno latte e soldi x dare da mangiare ai bambini che stanno letteralmente morendo di fame. È superfluo dire che l’incazzo è legittimato dal fatto che “NOI” buttiamo il latte… in nome dell’ECONOMIA UE, ma xké non vanno tutti a… e non buttiamo solo il latte!! Ci sono troppe cose ingiuste nel mondo, e la cosa + ingiusta è che l’UOMO che se ne strafrega di Dio in tutto e x tutto, lo cerca solo x addossargli la colpa di questa ingiustizia! Aveva ragione Dio a mandare il diluvio!! Comunque è bello e fa pena allo stesso tempo vedere i bimbi di 3/4 anni con il fratellino sulle spalle! E le bambine piccolissime che lavano i panni alla fontana o al fiume o ín qualsiasi pozza d’acqua. Le donne Zafimaniry lavorano le risaie con la loro assurda “vanga” tutto a forza di braccia, gli uomini “commerciano” x tutto il Madagascar. I Betsilao, invece, hanno ruoli molto ben definiti con uguali diritti x uomo e donna. Le donne non lavorano le risaie, curano solo la semina e il passaggio dalla pepinière alla risaia. X il resto uomini e donne lavano i panni insieme e l’uomo si cura delle bestie e la donna fa da mangiare. Mentalmente non ci sono proprio… nel senso che anche a livello d’istruzione universitaria o nei posti di grande responsabilità la mentalità è sempre quella del “SI E’ SEMPRE FATTO COSI’ e quindi non si può cambiare! Monpère Roger che è il responsabile del Foyer è l’emblema del “xké ti preoccupi o ti agiti se la casa cade? Spostati… qualcuno la metterà apposto”. Il qualcuno non è definito! Ora comincio ad avere l’assoluta certezza che qui non cambierà mai niente! C’è un villaggio, qui davanti, e non c’è strada x arrivare se non dalle risaie… questo vuol dire un muretto di zolle di fango morbido largo circa 20 cm! Quando la risaia è allagata o piove è facile immaginare cosa succede… è stato + volte detto che se proprio non voglio fare la strada, allarghino almeno un muretto x far passare una carriola e non portare tutto il carico in testa e non arrivare pieni di fango fino agli occhi… la risposta, data dall’assistente sociale che lavora qui ed è bravissima e intelligentissima e capace nel suo lavoro (tant’è che tutto il foyer va avanti grazie a lei!) è stata “ma perké? Abbiamo sempre fatto così!” e lei è una di quelle che ci cade dentro… ma non si crea problemi! Sto notando che i malgasci tengono nettamente separate le culture… anche lei in ufficio è ordinatissima e puntuale a casa sua… non ci si può neanche entrare! Mi è venuta in mente un’immagine grafica da mandare a Luca e ad altri che si chiedono xké faccio certe cose… Sono pesanti?
No! Sono miei frateli. Non è pesante da portare RACOTO che è dovuto andare x 3 gg di seguito in ospedale sperando che gli togliessero il gesso… il primo non c’era il dott; il 2° era “impegnato”, il 3° ha preso una forbice tutta sporca di sangue del precedente intervento e ha tagliato! Qui la sanità è uno schifo, non funziona niente e non c’è niente… il Berlusca locale che è oltre che il presidente, anche il proprietario dell’80% delle industrie alimentari del paese e l’altro 20% importato passa dai suoi magazzini; che è proprietario di 4 reti televisive e 15 radio locali, ha promesso grandi cose… ma come al solito, passando x la “moneta” prima,… l’economia farà da traino… dov’è che ho già sentito questa bella frase!? In effetti, i cadaveri sono più facili da trainare non si possono ribellare, fermarsi o dire che sono stanchi di essere calpestati!! Vado a messa, che sono le 6!! Ed è meglio! Ho pregato x tutti noi… spero che qualcuno preghi x me. Tra un po’ c’è la colazione e poi d P mi ha dato il permesso di andare con Luciano, COLO FATY (messaggero dei morti) TAIN-KINTANA (stella cadente… polvere di stelle) Eccomi qui, sono le 21,50 e non riesco a pensare di dormire dalla stanchezza! Stamattina dopo colazione sono partita con Luciano, Giovanna, Lolu (che è un ingegnere malgascio) e Racuto x AMBATOFINANDRAHANA, verso il grande ovest. È un villaggio che appartiene alla prefettura di Ambositra e dista da qui 90 km (circa 2 ore di macchina) strada discreta x quanto può esserlo una strada malgascia! Durante il tragitto Luciano mi ha spiegato la geopolitica: 6 regioni; 26 province e varie prefetture (il prefetto è il rappresentante del governo). I comuni si distinguono in urbani e rurali: nella pref. di Ambositra sono tutti com.rur. solo A è urbano. Mentre ci avvicinavamo a ovest il paesaggio è cambiato, gli ultimi boschi erano bruciati, – bruciare è un segno di disapprovazione politica, oltre che un modo di rendere “fertile” la terra (convinti loro!) – e all’improvviso dopo una salita che sembrava finire in cielo è apparso il “grande ovest” montagne senza un albero (siamo fissi a 1200 -1400 m alt) color ocra, una dietro l’altra, infinite, oltre l’orizzonte. Non ci sono più né coltivazioni né risaie… né paesi, né niente… è semplicemente infinito! Vicino al villaggio ci sono alcune cave di granito; quello rosa del Madagascar è famoso in tutto il mondo. Continuo domani… non ce la faccio +! Buonanotte! (non vedo l’ora che sia sabato x andare a FIARANANTSOA x controllare la posta!… e x sentire quelli di casa).
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Felice tra i bambini
È il momento di fermare il pensiero, di fermare il tempo e le emozioni sulla carta....
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