Natale a Toronto

Incontrammo Gino e Dina. Durante il percorso andando a casa la generosa sorella ci offri una cioccolata ciascuno. Era buona si gradì molto, però il giorno dopo si faceva la fila per andare al bagno a causa della famosa cioccolata purgativa.

Gino, sorella, Alessandro (fratello di Gino), sua moglie Bernice e suo fratello Serafino ci accolsero con tanto entusiasmo. Per noi avevano preparato una camera da letto con mobilia ed una cucinetta, il bagno era in comune. Quando aveva tempo Gino mi portava in giro in cerca di lavoro, ma era sempre la solita risposta “non abbiamo bisogno”. Gino ed il resto c’incoraggiavano dicendo, “non avete paura a primavera ci sarà tanto lavoro”. Ma io ero preoccupato, e con Alba dicevo come si fa a rimettere il debito del biglietto della nave, l’affitto delle 2 stanze, mangiare 4 persone? Furono 4 o 5 mesi tristi. Finalmente Gino mi trovò un lavoro da falegname da Century Carpenters nella denuncia delle tasse di quei due mesi si legge che mi fù corrisposto per il lavoro prestato 354 dollari e sessanta centesimi (in una vecchia scatola ho ritrovato il biglietto della nave e la denuncia delle tasse 1956-57-58). La vigilia del primo Natale in Canada non fu tanto bella perché Alba lavorava al ristorante Mambo ed anche il giorno di Natale ma non seguito a lungo perché si accorse d’essere capitata in un locale di prostitute.

La sera dell’ultimo giorno dell’anno fu tanto bello essere assieme a l’unica sorella e tutta la famiglia “Stanghini Serafino” e i suoi cugini. Però a me e Alba mancavano quelli che avevamo lasciato in Italia. I cugini di Serafino avevano portato una bottiglia di brandi ciascuno e un bicchierino di uno e dell’altro tutti noi uomini ci ubriacammo come tanti sciagurati. Il giorno del primo dell’anno sembrava d’essere in una stanza mortuaria, il vino e i liquori ci trasformarono (noi uomini) come mostri.