Paesi di emigrazione
Regno UnitoData di partenza
1954Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)La sofferta decisione di partire è presa: tra molti dubbi, Giuliana Lazzeri sale sul treno che la porterà a varcare le frontiere, per andare a lavorare nel Regno Unito. Fino all’ultimo minuto spera che qualcuno le chieda di rimanere, ma la mano che la dovrebbe trattenere non si presenta all’appuntamento con la sua partenza.
La mia odissea comincia lassù, nel mio piccolo paese di montagna situato nell’alta versilia molto bello circondato da una catena di monti, d’inverno quando sono tutti ricoperti dalla neve e c’è la luna piena sembra uno scenario incantato ma possibilità di lavoro, zero. Età di tredici anni rimasi orfana di padre, con quattro fratelli, un sorella e mia madre, e più ella prese in casa un mio cugino che era rimasto orfano di padre e madre pure lui, ben presto ciascuno di noi dovette arrangiarsi da soli per sopravvivere, per me fu un alternarsi di andare via a lavorare presso qualche famiglia e tornare a casa insoddisfatta, avevo tanta voglia di lavorare ma non di essere schiavizzata semplicemente perché avevo bisogno di lavorare, vivevo con molta serietà e onestà di sentimenti ma spesso ero umiliata e calpestata nella profondità della dignità di persona, non mi ribellavo a questa situazione essendo di natura molto buona, ma questo mi fece molto soffrire. Arrivata all’età molto adulta mi si presentò l’occasione di andare a lavorare in Inghilterra nella Scozia, ma questa decisione quanto mi costo in lacrime non volevo andare ma nessuno si faceva avanti per togliermi questa sofferenza, sembrava che tutti mi spingessero a partire mi dicessero: qui per te non c’è più posto, allora mi armai di coraggio e partii, avevo il viaggio pagato e portai quelle poche cose che avevo, non sapevo una parola di inglese e neanche che cosa mi aspettava veramente. A Viareggio presi il treno ma fino all’ultimo speravo che qualche persona si facesse avanti a dirmi: non patire ti vogliamo bene, rimani, e vedrai che ti potrai sistemare qui ma niente. Salii sul treno che comincia a muoversi ed io di corsa andai al finestrino sperando fino all’ultimo in qualche miracolo, ma niente, il treno impietoso sbuffando andava e quando la stazione si faceva sempre piu lontana, mi accorsi che il mito viso era tutto bagnato di lacrime. Allora mi feci animo mi asciugai le lacrime e dissi a me stessa: coraggio questa avventura la dovrai superare da sola.
Il viaggio
Paesi di emigrazione
Regno UnitoData di partenza
1954Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Giuliana Lazzeri
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