Mestieri
dirigenteLivello di scolarizzazione
Diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
GermaniaData di partenza
1975Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)La vacanza nella Ddr di Ambrogio Vaghi e degli altri esponenti comunisti in visita si dipana all’insegna della convivialità e della socializzazione.
8 luglio – dopo la prima colazione partiamo per Gera. Fa caldo ma abbiamo cercato di portarci un po’ di tutto, anche qualche golf perché è prevista una visita a delle grotte. Arriviamo a Gera dopo poco più di 2 ore di pullman. Alloggiamo all’Hotel Internazionale. Qui questi hotel (particolarmente per stranieri) sono di alto livello e hanno un po’ di tutto: parrucchiere, negozio di souvenir, negozio di prodotti stranieri. Sono le 11.30 e prendiamo possesso delle camere. Sono belline, piccole, un forno. Bisogna aprire tutto. Alle 12 a pranzo qui e incontro con i dirigenti locali del partito e col vice sindaco. Gera ha 117.000 abitanti, il distretto 700.000 ed è al 10 – 11° posto nelle graduatorie nazionali di produzione del reddito . ecc.
L’informazione avviene prima di mangiare e durante il pranzo (ad alto livello).
Si mangia dell’oca con una salsina impossibile che si assorbe col riso. E’ mangiabile. Via subito in pullman per un giro della città. Fa le spiegazioni il vice-sindaco. Saliamo ad un caffee in collina da dove si domina tutta la città. Vediamo folle di bagnanti in due piscine all’aperto e li invidiamo. Visitiamo anche una piscina olimpionica Coperta dove sono in corso lezioni di nuoto ai bambini. Finalmente verso le 16 si va a riposare un’oretta. Poi abbiamo addirittura un’oretta di libertà e visitiamo i negozi del centro. Sono riforniti. Roba bella, molto cara per noi e per loro soprattutto i beni di consumo durevole ed il vestiario. Il livello di vita è comunque eccezionalmente alto da come la gente si veste. Sui gusti dei vestiti lasciamo andare. C’è buon gusto invece in tendaggi, tovaglie, ecc.
Alla sera tutti al Jaghdof, uno chalet in mezzo al bosco di quercie dove ci aspettano i dirigenti con le mogli. E’ dunque una cosa ufficiale – qui di delegazioni non ne passano di frequente e sono onorati di festeggiarci. Ci accolgono con vino rosso freddo con fragoloni. Mi arrendo. Il pranzo è favoloso a self service. Han preparato tanti e tali piatti da ammazzarcisi. Non è facile resistere alla voglia di assaggiare tutto. Unico inciampo il piatto troppo piccolo. Faccio il morigerato: si fa per dire. La birra la spilliamo da una botticella, ma c’è anche vino e liquori per tutti (cosa che non ci è mai mancata ma che si fa soltanto nelle grandi occasioni). Gli italiani di birra non ne bevono affatto, solo io. Qui col vino che scolano mandano in malora la DD.R. Discorsi troppo lunghi, saluti e danze con due bravi presentatori di dischi. Poi verso le 21.30 tutti fuori (dentro si crepava dal caldo) a mangiare rost-wurst, salsicce alla brace. E danze e canti ancora Alle 22.30 (deve essere l’ora fissa) tutti a casa. Una serata indimenticabile.
Il viaggio
Mestieri
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Diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
GermaniaData di partenza
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Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Ambrogio Vaghi
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Arriviamo all'ora di cena (18.30) Breve sistemazione nelle camere e mangiare subito. La giornata è pesante....