Mestieri
sacerdoteLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Costa d'AvorioData di partenza
1992Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Temi
religioneTemi
religionePadre Paioletti racconta i tentativi di dialogo tra i missionari religiosi italiani e i membri delle diverse comunità africane e introduce agli amici che ricevono le sue lettere a casa la figura di Josephine, una giovane donna africana che si è voluta convertire al cristianesimo.
La preghiera nella famiglia ci ha unito anche con i credenti di altre religioni, specialmente protestanti e harristi. Ciò che unisce è sempre di gran lunga superiore a ciò che divide: quanto ci separa non può mai venire da Dio, ma solo dal nostro orgoglio meschino. Penso che il futuro dell’Africa passi proprio nel rispetto della coscienza altrui, specialmente a livello religioso. Ciò non ci dispensa dal mandato di Gesù di annunciare il Vangelo a tutti gli uomini, perché la fede è il più grande dono che si possa fare a un fratello. Essa non risolve i problemi umani, ma ce ne offre la chiave di interpretazione e di soluzione e dà un senso nuovo a tutta la vita.
Permettetemi a proposito di raccontarvi un’esperienza condivisa con don Mario, che mi ha toccato in profondità. È la storia di Josephine, una ragazza ventenne della nostra missione che il giorno di Pentecoste ha finalmente coronato il suo sogno: ricevere il Battesimo e la 1° comunione.
Il suo calvario è iniziato 3 anni fa quando il padre si è opposto alla sua decisione di frequentare il corso di catechismo. L’intervento favorevole della madre cristiana non ha sortito un effetto migliore, anzi ha peggiorato la situazione. Ma Josephine da che “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” e così intraprende con decisione la via della croce. Con il consenso materno continua a frequentare i corsi di catechesi e la preghiera comunitaria. A questo punto il padre, ancora più ostinato, le proibisce anche di venire alla missione e punisce la madre con il divorzio immediato. Secondo la tradizione la ragazza resta nella casa paterna, perché i figli “appartengono” al padre. Josephine soffre molto per la separazione dei genitori, ma si abbandona con fiducia alla Provvidenza, ormai pronta a tutto, senza temere le minacce. Una notte, all’improvviso, è svegliata dalla voce risoluta del genitore: “Anche con te è finita, da questo istante non sei più mia figlia!”. Con uno spintone è cacciata fuori di casa. È mezzanotte, la porta si chiude. Che fare? Dove andare? L’oscurità acuisce dolore e paura, ma nello stesso tempo si fa luce una preghiera ristoratrice: “Padre nostro…”. Finalmente è l’alba. La chiesa si apre: 3 intense ore davanti al tabernacolo tranquillizzano il cuore e rischiarano l’orizzonte.
Il viaggio
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Costa d'AvorioData di partenza
1992Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Giovanni Paioletti
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