Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
AustraliaData di partenza
1961Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Nel 1961 Luciano Pick si trova a un bivio: prestare il servizio militare per il quale è risultato abile, o emigrare in Australia dove lo attende il fratello e un lavoro sicuro. Senza indugio sceglie la seconda opzione.
Avevo passato una allucinante visita di leva. Mi ero trovato nudo come un verme e sull’attenti davanti alla Commissione militare. Avevo risposto alle domande ed ero stato considerato abile ed arruolato. Mi ero precipitato allora ad inoltrare la domanda per accedere al Corso per Sottoufficiali di Complemento nella prospettiva di un’altra possibilità di impiego. Scrissi a mio fratello in Australia perché accelerasse le pratiche di richiamo per anticipare la partenza prima della ferma. La documentazione necessaria per la mia partenza, alla fine dell’estate del 1961, comportò una serie di visite mediche e viaggi presso i Consolati d’Australia a Trieste, Milano e Roma. I componenti del mio Complesso musicale davano per scontata la mia partenza perciò, sui manifesti e sulle locandine degli spettacoli, fecero stampare la frase: “con la partecipazione del cantante Italo-Australiano Luciano Pick”. Erano sempre pronti a scherzare!
Fino all’autunno del 1961 continuai a lavorare di giorno cantare la sera.
I miei genitori mi accompagnarono a Genova per la partenza verso l’Australia. Non dico del rincrescimento degli amici, dei compagni di lavoro e dei conoscenti nei giorni precedenti. Una grande tristezza e qualche speranza mi accompagnarono lungo il viaggio di andata durato oltre un mese. Tolti gli ormeggi, la nave si staccò dalla banchina, trainata verso il largo.
Dopo l’esito positivo dell’esame sostenuto presso l’Ufficio del Lavoro di Brisbane, venni informato delle possibilità occupazionali e dei contratti di lavoro vigenti. Le tabelle retributive erano rigide. Non c’erano straordinari e le carriere erano progressive. La mia qualifica prevedeva nel contratto una retribuzione settimanale di 23 pounds. Nei primi mesi, me ne avrebbero pagate 21 di sterline Australiane, ovvero pounds. In rapporto alla retribuzione medio bassa dell’epoca non era male; ma nello stipendio veniva compreso il lavoro notturno e gli interventi domiciliari, senza contropartite economiche.
Per un riferimento economico dirò che una bottiglia di vino Friulano era messa in vendita a Brisbane al prezzo di 17 pounds in un negozio nei pressi del Consolato Italiano. Per arrivare sul posto di lavoro, dovevo prendere il bus che si fermava a trecento metri da casa, tutti in salita, e raggiungere la Stazione ferroviaria per salire sul treno che portava all’altro capo della città che aveva un diametro di sessanta miglia. Il laboratorio era aperto continuativamente per ventiquattro ore perché gli Australiani, al momento dell’acquisto di un elettrodomestico, di un apparecchio radio TV o di qualsivoglia apparecchiatura elettronica, sottoscrivevano un contratto assicurativo che garantiva loro l’intervento diurno e notturno per la eventuale riparazione del prodotto e le assicurazioni affidavano a questi laboratori l’assistenza contrattuale. Nell’attesa di ricevere il tesserino professionale ottenuto con l’esame per poter cominciare a lavorare, ricevevo un assegno settimanale di disoccupazione di circa sette pounds. Dovevo imparare molto, oltre alla lingua. Dovevo studiare le abitudini, lo svolgersi dei rapporti interpersonali e l’organizzazione politica e sociale degli Australiani. Gli abitanti del Continente erano undici milioni su un territorio diciassette volte quello dell’Italia.
Il viaggio
Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
AustraliaData di partenza
1961Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Luciano Pick
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