Mestieri
funzionarioLivello di scolarizzazione
Diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
AlgeriaData di partenza
1955Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Nonostante il cambio di mansioni e l’impiego in un cantiere edile, le cose per Giorgio Migheli in terra algerina non ingranano. Il lavoro è reso difficile dall’astio evidente che la manodopera locale prova nei confronti di tutti gli europei, siano essi francesi o italiani, come nel suo caso e nel caso di un collega veneto di nome Toni.
In ditta mi diedero un pacco di disegni dicendomi: “Questo è il progetto di una caserma alla base, domani andrà al cantiere per mandare avanti i lavori.” Si stava maturando una situazione inversa ai tanti avvenimenti vissuti in precedenza. Non stavo passando dal peggio al meglio, ma dal meglio al peggio. Troppo presto avevo cantato vittoria!
Nel mio cantiere ero in buone mani, ma la situazione era triste e mi faceva spesso riflettere, nel buio della notte, senza riuscire a prendere sonno. Il cantiere affidatomi cresceva, avevo iniziato il 2° piano e gli operai lavoravano ormai quasi tutti sui ponteggi. Malgrado io rispettassi quella gente, leggevo nei loro occhi l’odio nei miei confronti, nulla avrebbe potuto convincerli che gli europei non erano tutti uguali. Io come tutti gli altri che usurpavano quella terra, ero un nemico da combattere e da scacciare. Cercavo di far capire che stavo dalla loro parte, pronunciando qualche parola in sardo che era anche nel vocabolario arabo, speravo di convincerli che avevamo delle affinità. Ci voleva altro per far loro capire che volevo essere loro amico. A ragion veduta avevano buoni motivi per pensarla a quel modo. Anche Toni sentiva il peso di quegli sguardi astiosi, per agire di anticipo, a volte lo sentii urlare guardando in alto verso i ponteggi, dove quella gente lavorando maneggiava blocchi di cemento di 30 kg.: “Se te me tiri quel blocco, copame al primo colpo, sinò te copo mi”. (Se mi tiri quel blocco ammazzami al primo colpo altrimenti ti ammazzo io).
Il viaggio
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