Mestieri
imprenditoreLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
GiamaicaData di partenza
1987Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Temi
viaggioTemi
viaggioAlla fine degli anni ’80, Stefano continua a fare avanti e indietro tra l’Italia e la Jamaica, cercando il modo per stabilirsi il più a lungo possibile sull’isola caraibica. La vita che conduce nel suo Paese non gli piace più da tempo e coinvolge amici e conoscenti nei suoi progetti.
Quando l’estate finì, bruno fu il primo a partire, in compagnia di altri amici, e ci demmo appuntamento a Port Antonio, dove nacque la più incredibile storia che potesse capitare. Molte cose sono state scritte sopra di “tè” caro diario, e spero di scriverne molte altre. Lo faccio per gioco, e per capire il mio cervello, e forse per far capire le mie opinioni agli altri, anche se non so ancora se agli “altri” possa interessare quello che scrivo. Forse sparlo un po’ troppo, però sono uno di quelli che scrive la verità riguardo quello che gli succede. In quell’isola sono successe moltissime cose, di cui se ne trovano le tracce all’inizio delle tue pagine. Forse molti non ci capiranno nulla, e confesso che non ci stò capendo nulla nemmeno io. Però sento, e vedo che tutto questo un giorno mi sarà molto utile. Quando me ne andai per la terza volta dalla Jamaica, dove avevo trascorsi i mitici novanta giorni, tutto sembrava che andasse abbastanza bene, anche se avevamo avuto qualche complicazione con il “maialino nero”. Tutto sommato la vacanza si era conclusa con delle prospettive che andavano ben più in là, che le nostre prossime vacanze in terra jamaicana, sarebbero state delle semplici vacanze. …ritorniamo all’estate 1988 dopo il mio rientro in italia, passarono tre mesi, e anche Pietro fu quasi costretto a rientrare. Erano praticamente finiti i soldi, la maggior parte spesi da Bruno, usati per sposarsi con la nera Teddy, per aver poi i permessi di soggiorno, e a causa che il maialino nero stava cominciando a complicarci la vita. Così nell’estate 1988 ci ritrovammo ancora una volta in terra romagnola, io sempre a cambiare gettoni, e lui a fare l’idraulico. Di tanto in tanto, riuscivamo a metterci in contatto con Bruno, e nelle ultime telefonate ci diede la notizia che il maialino nero lo aveva praticamente sbattuto fuori di casa, e che si era rotta la società ristoratrice. A mè ritornarono subito in mente le oliere che Pietro si era portato dietro dall’Italia, per metterle nel ristorante. Di conseguenza Bruno fù costretto a cercarsi un’altra dimora, e non fù un’impresa facile visto la scarsità di denaro rimasta nelle sue tasche. Gli mandammo un po’ di soldi, e cercammo di rassicurarlo, dicendogli di tener duro, e che appena fosse finito il nostro lavoro lo avremmo raggiunto il più presto possibile. Le giornate dell’estate 88, passarono lente ma inesorabili, conoscemmo altri personaggi, e di conseguenza alcuni rimasero affascinati dai nostri racconti, fino al punto di decidere di seguirci nelle nostre imprese in terra caraibica. Sul finire dell’estate, anche l’uragano “gilbert”, ci dette una mano ad abbassarci l’entusiasmo della partenza. Passata la furia devastatrice della natura, cercammo subito di metterci in contatto con Bruno ma fù praticamente impossibile. Riuscimmo a sentire la sua voce dopo due mesi. Le notizie che ci dette furono abbastanza rassicuranti. Fortunatamente non ebbe nessun danno fisico, e la casa che aveva trovato aveva resistito molto bene alla violenza dell’uragano. Tutto ciò, quindi non ci fece cambiare le nostre decisioni
Il viaggio
Mestieri
imprenditoreLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
GiamaicaData di partenza
1987Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Stefano Galanti
La prima volta
Il prezzo di quei tiket, scelti da noi perché erano i meno cari sulla piazza, ci...
Il soggiorno più lungo
Agli inizi del 1989, ripartii alla volta della Jamaica, accompagnato da uno di quei personaggi rimasto...
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