Paesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Vilma incontra Gilberto, “Gil”, l’uomo di cui si si innamorerà e che sposerà. Ma questa fase della sua vita in Corsica è segnata anche da una malattia, la pleurite, che la costringe a lasciare il lavoro.
La vita in quel momento era piena di gioia e modestamente non mi mancavano gli ammiratori, il nostro divertimento maggiore erano le gite in barca fra Bastia e la vicina Pietranera, piccolo porto a nord di Bastia. Durante le gite intonavamo le nostre più popolari canzoni e fra le risate e l’euforia ci facevano dimenticare la vita difficile che ci attendeva il giorno successivo. Le stagioni si susseguivano nella loro intensità, l’estate era bella ed il sole risplendeva per noi, ma anche l’inverno era stupendo per la possibilità di andare a ballare il un locale gestito da italiani. E’ li che incontrai quello che sarebbe poi diventato mio marito. Ironia della sorte fu proprio il ragazzo per il quale avevo nutrito una grande simpatia presentarmelo
Gli incontri con la mia nuova fiamma prendevano sempre più una certa frequenza accorgendomi, che stava nascendo un vero amore fra me e Gilberto.
L’umile lavoro di donna di servizio lo svolgevo vicino alla mia abitazione che, si trovava poco distante da quello del mio uomo. La famiglia a cui dovevo accudire era numerosa ma la padrona, donna buona e generosa, mi aiutava sottraendomi tante mansioni.
Tutti mi volevano bene, e mi trattavano come una loro figlia. Dovevo ricredermi delle prime impressioni sul brutto carattere dei francesi insegnandomi a non giudicare frettolosamente.
Il padrone aveva un’impresa in cui lavoravano molti operai italiani che quando mi incontravano perdevano l’occasione per corteggiarmi. Io avevo già fatto la mia scelta ed nonostante la lontananza di Gilberto, non accettavo complimenti da nessuno. Come era già successo nel periodo della mia adolescenza quando mi sembrava di aver raggiunto la piena felicità, ancora una volta il destino si accaniva sotto forma di malattia. Mi ammalai di una grave forma di pleurite che mi costrinse ad un forzato riposo e cessare di lavorare, mi era stato imposto di non sudare ed affaticarmi. Nonostante che il Signor Rossi, cosi si chiamava il mío datore di lavoro, si prodigasse a farmi avere tutta l’assistenza medica affinché guarissi al più presto, purtroppo non migliorai e, nonostante il bene che mi volevano dovettero rinunciare momentaneamente alla mia collaborazione domestica dovendo ritornare a casa dei miei genitori per potermi meglio curare.
Il viaggio
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