Mestieri
minatoreLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Francia, BelgioData di partenza
1946Data di ritorno
1953Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
Francesco Ibba nasce ad Ardauli, in provincia di Oristano, nel 1920. Schiettamente antifascista, durante la guerra presta servizio su vari fronti ma dopo l’8 settembre aderisce alla lotta partigiana e, in seguito, al Partito d’Azione. Grazie al supporto di altri reduci di guerra e compagni di lotta viene eletto sindaco del suo paese nel 1946, a soli ventisei anni; tuttavia quelli che chiama “i signorotti locali” – abituati a comandare prima, durante e dopo il regime – gli rendono la vita impossibile, arrivando a corrompere i consiglieri di maggioranza e boicottando ogni iniziativa volta a incentivare la ripresa dopo gli anni durissimi della guerra.
Esasperato, frustrato e perennemente in bolletta, Francesco – insieme all’amico Mundu – decide di emigrare in Belgio, dove dei parenti si sono offerti di aiutarlo per fargli trovare un posto di lavoro.
Parte un giorno di fine settembre del 1946, senza dire a nessuno, se non agli stretti familiari, quale sia la sua meta. A Bardonecchia si aggrega a un gruppo di emigranti calabresi che ha già trovato delle “guide” che, dietro pagamento di un consistente pedaggio, li porteranno oltre confine, dopo aver raggiunto quota 2000 metri, sulle Alpi. In Francia resta per poco: la situazione gli appare misera al pari di quella italiana. Così, ancora una volta clandestino, attraversa i boschi tra Francia e Belgio e raggiunge uno zio a Frameries, dove, come il parente, si impiega nelle locali miniere di carbone. Nel giro di poco tempo riesce a farsi apprezzare da padroni e compagni, e assume un posto di rilievo nel principale sindacato belga.
Ma il pensiero è sempre ad Ardauli, ai signorotti che spadroneggiano impunemente e al desiderio di non dargliela vinta. Dopo sette anni di miniera, e dopo aver sposato Maria e aver avuto da lei la piccola Linalba, torna in paese: qui, con pazienza e l’aiuto di tanta gente onesta conosciuta negli anni, riesce a ottenere la pensione di guerra e, dopo aver vinto un concorso, anche un impiego presso il Comune. È l’inizio di un lungo, sereno periodo di rinnovato impegno, nel quale Ibba può andare in giro “a testa alta, senza più paura”.
Il viaggio
I racconti
L’idea della partenza
Durante un giorno di festa incontrai due cugini di mio babbo, emigrati, ch’erano tornati per stare...
Il progetto
Sapevamo che in Francia era iniziata la ricostruzione ed avevano bisogno di molta manodopera e che...
Clandestini in Francia
Tutto per la riuscita della nostra partenza era stato studiato a puntino. Passarono alcuni giorni e...
In Francia, miseri come in Italia
Passò una settimana prima che, insieme ad alcuni calabresi, mi portassero in una fabbrica del Nord...
Minatore e sindacalista
In Belgio conobbi molte personalità italiane e belghe, civili e religiose. Vivevo da solo in un...
Ritorno da vincitore
Trascorsero due anni prima che rientrassi ad Ardauli, e quindi si era nel settembre del 1948....