Mestieri
casalingaLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1953Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)È il 1953, Anna aspetta da tre anni il ritorno di Mario, promesso sposo, emigrato a Parigi per lavorare in miniera: i due hanno pianificato il matrimonio, dopo la cerimonia è prevista la partenza di entrambi per la Francia. Mario nel frattempo ha lavorato, messo da parte i soldi e messo su casa.
Passò natale e non ho nessun ricordo di quel giorno, ricordo solo che c’era tanta neve. Un giorno andai al cerro per prendere qualche cosa e nel ritornare pensavo di non arrivare mai a casa per la tempesta di neve. Finito l’inverno cominciava la bella stagione e il lavoro nei campi dalla mattina alla sera; il tempo passava e io pensavo sempre alla Francia, ancora un anno per finire la casa mi scriveva Mario. In quell’anno è nata la seconda figlia di Luigi e Giovanna, Elisa, ed io stavo spesso con loro; Giovanna era la mia migliore amica e mio fratello Luigi era sempre contento di vedermi. Mi confidavo spesso con lui perché capivo che dava buoni consigli; cosi mi sentivo bene nella sua famiglia; so che mi voleva molto bene perché me lo ha ripetuto anche nei suoi ultimi anni di vita. Un altro inverno passò e arrivò Pasqua del 1953. Una mattina di aprile non ricordo il giorno, ci fu una bella sorpresa non fu possibile andare a messa a causa della neve. Poi dopo pranzo alle 16 con il sole la neve si era sciolta tutta. Con la bella stagione il tempo passava svelto.
Mario mi scriveva che la casa era quasi finita e aspettava con pazienza le vacanze. Dovevo preparare le carte per il matrimonio, andare al comune e dal prete così sarebbe stato tutto pronto per il suo arrivo visto che quella volta aveva solo 15 giorni di Ferie non quattro settimane. Ci fu un’altra nascita in famiglia il 6 luglio nasce Paolo il terzo figlio di Domenico e Maria e qualche giorno dopo ero orgogliosa di portarlo al battesimo alla chiesa di Ugrigno. Mi ricordo aveva un bel costume blu chiaro e si fece una bella festa. Verso il 20 luglio arriva Mario. L’ho visto da lontano perché ero nei campi a mietere il grano. Sono andata a cambiarmi il vestito e farmi bella mentre Mario era un cucina con mia mamma e parlavano di non so che quando sono entrata nella stanza. L’ho salutato, ci siamo guardati, ci sembrava che fossero passati tre anni dalla sua partenza. Quei giorni passarono molto in fretta perché c’erano tante cose da preparare.
Il viaggio
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