Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
DanimarcaData di partenza
1953Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)In un nuovo passaggio a Copenaghen, Francesco cerca di capire il funzionamento dello stato sociale in un paese che già negli anni ’50 è ritenuto un modello esemplare.
Tuttavia, quell’anno, oltre a ritornare a percorrere le vie di Copenhagen e rivedere i monumenti ormai conosciuti avevo la curiosità di sapere come fossero organizzate le principali istituzioni del paese, quali fossero le tradizioni e le arti. Vivendo presso una famiglia del luogo era facile accorgersi che le loro cure mediche erano gratuite; che l’istruzione dei giovani era garantita e agevolata fino al livello universitario. Inoltre, quel che si desumeva andando per le strade, per i negozi e per gli uffici, era che tutti i cittadini avevano garantita una vita comoda. Non mancavano alcune eccezioni, come l’abuso della birra e di altri alcoolici col conseguente abbrutimento dei consumatori, ma anche a questo male si era trovato un rimedio. Infatti ero venuto a conoscenza dell’esistenza a Copenhagen di una particolare struttura sociale denominata Kofoed School la quale raccoglieva gli emarginati ed i deleritti dal le strade e li custodiva, nutriva e pagava secondo precise regole di comportamento. Grethe mi accompagnò e mi fece parlare con un funzionario che mi spiegò il meccanismo della Scuola.
I ricoverati venivano invitati ad applicare comportamenti igienici a lungo trascurati o un corso di lavoro manuale compensato con un particolare tipo di moneta Kofoed. Se un ricoverato, per esempio, si radeva la barba compiva un gesto che meritava un premio in denaro Kofoed da spendere alla mensa o in generi di abbigliamento. Lo stesso accadeva se un ricoverato si tagliava i capelli o imparava un lavoro manuale, finchè questi comportamenti divenivano spontanei nei ricoverati ed essi, con l’aiuto della Scuola, si reinserivano spontaneamente nell’ambiente esterno. Il funzionario, in perfetto inglese, oltre a spiegarmi a lungo come fosse organizzata la scuola mi spiegò tante altre cose che in verità non compresi affatto. Tornati a casa, Grethe, che s’era accorta del mio smarrimento alle spiegazioni del funzionario, riferì divertita alla madre che non avevo capito niente. Ma ciò che avevo visto nella mia infanzia e vedevo ancora nella mia isola: la miseria, l’umiliazione, la lotta per la dignità, mi colpivano profondamente ed erano qualcosa di diverso dai problemi affrontati dalla Kofoed School. Tuttavia, i paesi scandinavi, Danimarca e Svezia in testa, rappresentavano in quegli anni i paesi in cui il benessere economico e sociale era molto elevato; dove la qualità della vita di ogni singolo cittadino era tra le migliori d’Europa. A molti, me compreso, sembrava che bastasse far raggiungere un livello di istruzione, un ragionevole tenore di vita alle genti del Sud per poter garantire loro un futuro sereno.
Il viaggio
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