Mestieri
militareLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)L’ultimo commovente saluto tra i reticolati del campo di prigionia tra Ferrero e le sue figlie, prima della deportazione. Una delle bambine morirà di stenti durante il lungo viaggio di rientro in Italia, mentre il padre è ancora detenuto.
Un motore pigro, con le batterie mezze scariche che fatica a mettersi in moto, poi lentamente quando si è riscaldato prende pigramente la sua strada e via fra gli scossoni di una strada sconvolta la cui meta è una sola: la prigionia. Così il prigioniero si avvia lentamente, per forza d’inerzia, al proprio destino. 20 Gennaio: partenza per dire Daua. Attraverso i reticolati scorgo mia moglie e le bambine. Un saluto da lontano ed occhi che si incontrano dicendosi tutto in un fissarsi di pupille. Sto per avviarmi verso le camionette che ci aspettano: un soldato inglese al di là del reticolato che ci divideva dalle famiglie, prende in braccio la bambina più grande, aveva allora tre anni; la solleva fra le braccia e me la porge perchè possa ancora baciarla! Forse anche lui aveva lasciato al suo paese moglie e figli ed in quel momento, un sentimento di umanità ebbe il sopravvento sul senso del disprezzo che il vincitore ha del vinto. E quello fu l’ultimo saluto. Inviai con la mano un bacio all’altra bambina, di diciotto mesi, un bacio a mia moglie. E via. Era l’ultimo saluto. Non l’avrei rivista più. La rivedrò nel mondo dell’aldilà. Tra una sosta e l’altra, pigiati nelle camionette come sardine, arrivai il giorno 26 Gennaio a Mandera. Un posto sconsolante, pietre e cespugli spinosi.
Il viaggio
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Paesi di emigrazione
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1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Ferrero Bigiarini
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