Mestieri
cooperanteLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
BosniaData di partenza
1998Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Una bellissima lettera di ringraziamento a Maurizio e alla sua organizzazione, scritta da una delle giovani ragazze che ha partecipato alla scuola organizzata in Bosnia nell’estate del 2001.
La lettera di Svetlana
Cari amici,
non trovo le parole per esprimere la mia gratitudine per l’aiuto che avete dato a noi bambini che abbiamo superato indenni questa guerra. Grazie al vostro aiuto oggi posso contare su nuovi amici che fino all’anno scorso erano completamente estranei per me e non avrei mai potuto immaginare che potessimo diventare amici, soprattutto in così breve tempo.
Dopo il nostro primo incontro nel 2000, abbiamo trascorso sette giorni in Italia e le cose hanno cominciato a funzionare tra noi. Con il secondo viaggio di quest’anno, la nostra amicizia è ormai diventata parte della nostra vita quotidiana. Devo ammettere onestamente che la possibilità che c’è stata data non certo poca cosa.
So benissimo che i nostri amici italiani hanno fatto sfor immensi per permetterci di vivere la nostra esperienza nel modo più confortevole possibile. Siamo grati per questo, ma soprattutto perché ogni volta che c’è stato dato un dono, nessuno non ci ha mai chiesto se eravamo serbi o musulmani. In questo modo ci avete aiutato a superare quel senso del diverso che avevamo appreso dalla guerra.
In particolare vogliamo ringraziare Mauro che rimarrà nei nostri cuori per sempre per il tempo trascorso con lui in agosto. Per mezzo di giochi e uno spirito di amicizia, ho imparato nuove nozioni di Italiano, di Inglese e di informatica. Ci siamo visti ogni giorno in classe, durante le pause, durante le gite di fine settimana e le escursioni in piscina a metà settimana.
Così, cosa dire? Ci avete regalato l’amicizia che è il dono più bello del mondo. La cosa incredibile è che questi nuovi amici abitano vicino a noi ed io non sapevo neanche che esistessero prima del vostro invito a venire in Italia. E adesso dopo questi viaggi ci vogliamo bene, siamo grandi amici e speriamo che niente possa distruggere questo sentimento. Adesso, ogni volta che ci incontriamo per la strada o nei negozi, siamo molto contenti di rivederci; parliamo un po’ tra di noi e spesso ci chiamiamo anche per telefono.
Siamo sicuri che, quando verrete in settembre in Bosnia, capirete da soli quello che voglio dirvi. Lo vedrete nei visi di noi bambini luccicanti di gioia per la fortuna di esserci incontrati e, in quell’istante, potrete constatare l’immensità del vostro aiuto.
Quello che avete fatto per noi resterà per sempre nella nostra memoria.
Grazie di cuore.
Svetlana
Il viaggio
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