Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
GermaniaData di partenza
1969Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Una vacanza alla pari in Germania offre a Paola l’occasione di scoprire un nuovo paese in cui si trova molto a suo agio, e che le offre un’opportunità di lavoro e indipendenza che con grande intraprendenza coglie al volo.
Maggio 1969
Decido di trascorrere l’estate successiva in Germania per esercitare la lingua tedesca che ho un po’ studiato. Mi cerco una sistemazione “alla pari” presso una coppia e parto per Colonia. Ho vitto, alloggio e paghetta settimanale in cambio di fare la baby-sitter alla sera; sono contentissima perché ho tutta la giornata libera e vado girellando per la città, incantata dai grandi magazzini, dai parchi verdi e pulitissimi, dai sexy-shop che in Italia non esistono, dall’ordine dappertutto, dall’assenza di clacson, dagli autobus puntuali, silenziosi e tranquilli. Mi piace osservare e curiosare. Conosco un giovane teutone biondo con gli occhi celesti, serio, che desidera praticare la lingua italiana e ci accordiamo per parlare e scrivere reciprocamente i nostri rispettivi idiomi. E’ un’opportunità per entrambi.
Alla fine del mio periodo come baby-sitter, prima di tornare in Italia, voglio visitare Berlino e ci vado in autostop . Lì mi procuro il visto turistico per stare tre giorni in Berlino Est, a quel tempo sotto il regime comunista e divisa tristemente dal famoso muro. Dopo la prima giornata però ne vengo via subito, perché lo trovo squallido e ciò che mi impressiona è che quei tedeschi mi ribadiscono che sono una capitalista, in quanto appartengo ad un Paese capitalista, quindi sono “capitalista”. Si, proprio io, che ho i soldini sufficienti per una vacanzuola, risparmiati dalla mia paghetta di baby-sitter. Veramente una grande capitalista, io!!!
Presso il Consolato di Colonia, rientrando, apprendo casualmente che nelle scuole tedesche cercano insegnanti elementari italiani per i figli degli emigrati. Vado a Bonn all’Ambasciata, un po’ per vedere quella cittadina capitale così vicina, un po’ per tentativo di lavoro e un po’ per curiosità . Sostengo la prova di ammissione. Quel momento è il preludio di un cambio forte , molto forte nella mia vita, di cui tuttavia non so, né mi rendo conto .
A settembre infatti, appena rincasata in Italia, un telegramma mi comunica di presentarmi alla Direzione Didattica di Colonia per prendere servizio . Uhhhhm ….. che fare ? Ok ! vale la pena di accettare, perché lo stipendio è alto, perfezionerò la conoscenza della lingua tedesca, farò un esperimento diverso e spazierò in ambiente più emancipato del ristretto paesino agricolo in cui vivo in provincia di Firenze . Anche Babbo aveva nel frattempo lasciato la Calabria ed eravamo di nuovo tutti riuniti nella sede toscana da cui eravamo partiti quando io avevo quattordici anni .
I miei genitori mi lasciano libera di decidere se andare o no in Germania . Tutti pensiamo che dopo un anno tornerò, invece … invece … invece
Il viaggio
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