Mestieri
attore, gestore di un cinemaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
VenezuelaData di partenza
1948Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Dopo appena due anni di permanenza, i Papa hanno deciso di rientrare in Italia. La situazione economica in Venezuela, contrariamente a quanto creduto prima di partire, non è affatto rosea e – se si esclude la breve parentesi di Vittorio in Amazzonia – i fratelli non hanno trovato lavori redditizi. Sono così tornati a casa, portando con sé Pepito, la scimmia urlatrice "adottata" qualche tempo prima.
C’è chi è arrivato in Venezuela da un mese e vista la situazione ha preferito rimpatriare in fretta e in furia, c’è invece chi è stato 5 anni, ma ha guadagnato appena di che vivere e ha preferito ritornare in patria anche sconfitto, c’è poi chi invece in poco tempo azzardandosi a lavorare in zone selvagge e malsane, fortunosamente, ha potuto realizzare vistosi guadagni per decidere di ritornarsene indenne e contento a casa sua. La nave incrocia delle barche da pesca e i loro equipaggi agitano le braccia e ci salutano gioiosi, sono Italiani finalmente, e rispondiamo a gran voce con commozione; la nostra nave costeggia a poche miglia da terra, e così dopo 29 giorni di viaggio vediamo tra le foschie del mattino le colline di Genova, che danno risalto ai suoi palazzi illuminati dal sole e il grande faro, la Lanterna, come la chiamano i Genovesi; la nave rallenta l’andatura e vira lentamente ma decisamente mettendo la prua sul porto e la città. Il mare è calmo piatto e i nostri gabbiani ci vengono incontro come a darci il benvenuto… si entra lentamente nel primo molo e ci dirigiamo verso la banchina riservata per noi, sfioriamo due grossi transatlantici e iniziamo le manovre di attracco; ad ogni metro che si avanza sentiamo l’emozione stringerci la gola, la banchina termina alla seconda stazione marittima fornita di ponte al livello delle uscite della nave controllate dalla nostra polizia, al di là c’è molta gente che attende lo sbarco. Ringraziamo la divina provvidenza per averci protetto in questo lungo viaggio; la fila di passeggeri incomincia a snodarsi lentamente, e bruciamo dall’ansia di scendere in terra italiana. Pepito è in braccio a Francesco e guarda interessato ogni movimento intorno a lui. porgiamo i documenti alla polizia che osserva Pepito con grande interesse; eccoci di nuovo qui ritornati in patria e ritroviamo la nostra terra sfolgorante di sole che ci dà il benvenuto, siamo tornati nel più bel mese dell’anno e i nostri occhi non si saziano di guardare le nostre amate sponde, di sentire le voci e il nostro idioma che ci ha allevati. Siamo pieni di gioia e smaniosi di parlare e rivolgerci alla gente che sta in banchina, e mentre i nostri passi si allontanano dalla nave diamo un’ultimo saluto al Mare, che ci divide ormai dalla lontana Venezuela, che tanto ci ha dato.
Il viaggio
Mestieri
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