Mestieri
contadino, operaioLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1913Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Francesco scrive alla moglie Teresa dopo aver avuto notizia del parto: è nata la loro bambina, Sinforosa.
Filadelfia 30 marzo 1914
Carissima Moglie
Con la presente lettera vi comunico che sto bene in salute e così spero di sentire di voi e della piccola Sinforosa oltre che dell’intera famiglia. Sulle due lettere da me spedite ho atteso risposta che non è ancora venuta; mi giunse solo quella nella quale mi annunciavate e il parto e ripetevate che non avete ricevuto i soldi ma a me è arrivata la ricevuta di ritorno; mi è dispiaciuto avere tardato un po’… credo che abbiate avuto cura di voi nel partorire anche a costo di fare debiti, io non ho potuto rimandare prima i soldi perché non ancora mi sono messo al lavoro, ma quando ho trovato un prestito presso un amico ho potuto rimandare ₤ 50 che avete ricevuto e vi ho spiegato con ben due lettere cosa dovevate fare non… ve lo spiego di nuovo, in quella del 14 marzo vi spedii ₤ 25, in tutto ₤ 75 delle quali dare venticinque lire a nostra madre il rimanente da tenere per voi cara moglie. Chissà cosa vorrei fare e rimandarvi ma purtroppo sono ancora disoccupato per colpa di questo buon presidente, speriamo che presto si torni al lavoro e non vi farò mancare nulla.
Ora sii buona e cerca di fare alla meglio. In America è sempre così, il primo anno non si combina nulla, dì anche a nostra madre da parte mia che mi scusi del fatto che non posso ancora rimandarle per un caffè però verrà un giorno nel quale potrò dimostrare che non dimentico della mia famiglia. Dì anche a mio padre Luca di conservarsi bene in salute e di non lavorare troppo. Io non ho mai mancato ai doveri di famiglia ma come posso fare se adesso non ho soldi altrimenti per la S. Pasqua vi avrei mandato un po’ di moneta. Sono al verde perché non quasi quattro mesi che non lavoro. Ma io non risono mai scoraggiato e mai mi scoraggerò. Dopo la tempesta torneranno tempi buoni e così cara moglie neppure voi scoraggiatevi, io affronto tutto con pieno coraggio. Ora qui si preparano molti lavori sempre in campagna, è il clima che fino ad ora non ci ha consentito di lavorare, qui è stato inverno in febbraio e in marzo c’è stata molta neve, ora che è finita… non appena si ritira le terre orno al lavoro e spero di adempiere a tutti i doveri di famiglia. Non altro, saluta padre, madre e cognato e famiglia da parte mia e di Domenico augurandovi a tutti Buona Pasqua, saluti a zio Giuseppe, Domenico e famiglia, al compare e famiglia, compreso i saluti di suo figlio, saluti infiniti al mio caro padre e fratelli
Dirai a mio fratello Pasquale che mi risponda su quella lettera e dandogli il buon augurio di buon matrimonio ma non ho ancora ricevuto notizia sul giorno preciso e neppure Gino; tanti auguri per il suo matrimonio, non so ancora se è già sposato, lo ringrazio di avermi dato notizie facendomi almeno un solo rigo. Io non posso partecipare di persona alla festa ma li accompagnerò col cuore e facendo un bicchiere alla nostra salute brinderemo lo stesso, unitamente a Biagio alla salute di voi tutti. Questo è per pasqua, brindiamo lo stesso per Gino col futuro padre Angelo con una bottiglia alla salute degli sposi. Saluti di Buona Pasqua. E voi cara moglie insieme alla nostra cara figlia ricevete i più teneri saluti partiti dal fondo del cuore di… l’indimenticabile
Marito Francesco Cargini
L’indirizzo è sempre dal barbiere.
Il viaggio
Mestieri
contadino, operaioLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1913Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Gli altri racconti di Francesco Cargini
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Carissima moglie Rispondo alla vostra e sono contento di sapere che state in buonissima salute, lo stesso...
“Onora mio padre”
Penns. Grove N.J. 10 novembre 1916 Carissima Moglie Rispondo alla tua datata il 16 scorso ma che io...
“Ah, marito crudele!”
Non so spiegarmi a cosa attribuire questa tua indifferenza verso una moglie affezionatissima, sulla tua fede...