Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
licenza scuola media superiorePaesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1942Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
Nel 1942, per sfuggire alla routine quotidiana e nonostante il precipitare della Seconda guerra mondiale, un contabile accetta di andare a lavorare in Africa. Inizialmente con l’incarico di vigilare sull’arrivo dei mezzi di trasporto dell’esercito italiano, in seguito improvvisandosi maestro di scuola nella Libia ormai sottoposta all’assedio degli eserciti alleati. Massimo Altheimer si ritrova così a vagare per i villaggi coloniali dispersi nel deserto e quasi spopolati, ma ha tutto il tempo di descrivere con dettagli minuziosi le condizioni di vita dei coloni, soprattutto nelle numerose concessioni in cui operavano gli agricoltori. In un territorio grande cinque volte l’Italia e abitato da meno di un milione di persone, quale era la Libia negli anni Quaranta del Novecento, in territori desertici e pre-desertici, utilizzati solo per una diradata pastorizia, i tentativi di “Colonizzazione intensiva” si concentrarono in prossimità della fascia costiera e sul retrostante altipiano del Gebel di Tripolitania e Cirenaica. È in questo paesaggio che vive e racconta Altheimer, testimone della miseria che imperversava in quegli anni nelle comunità italiane, soprattutto siciliane, che popolavano la zona. Nel periodo in cui presta servizio presso la scuola di un villaggio, assiste al diffondersi di epidemie ed egli stesso, a causa della malnutrizione e di una dieta quasi totalmente priva di vitamine, si ammala gravemente.
Il viaggio
I racconti
La fattoria tra Homs e Tripoli
Fummo nominati maestri di scuola. Il più fortunato di noi e, a dire il vero, anche...
Vaste distese di sabbia
Nell'aula scolastica i banchi erano in numero sufficiente e, oltre alla cattedra, potevo disporre di libri,...
Un’epidemia misteriosa
Poco per volta conobbi gli abitanti del villaggio e fra questi un giovanotto intelligente e rispettoso...