Stefano Bovetto

“Lussemburgo, 25 Settembre 2012 Di fronte ad una pinta di birra al “Konrad Café” di Lussemburgo viene stesa la cartina dell’America Latina. Lo sguardo la risale lentamente da Ushuaia a Uyuni; il continente è immenso, tanti chilometri separano paesaggi così diversi tra loro. Nel mezzo, ad attenderci, grandi scalate, fiordi, vigneti, cascate, passi andini, ghiacciai e deserti…una lunga striscia d’asfalto a collegare avventure, problemi, ma soprattutto tante emozioni che possano appagare la nostra sete di vita. In fuga da giorni standardizzati dove la sveglia scandisce il momento in cui occorre rimettersi la giacca e la cravatta, in cui il comportamento è dettato dalla circostanza, sapendo già in partenza, che alla fine tornando a casa da lavoro troveremo ad attenderci il maxitelevisore, la lavatrice, la macchina, il cd e l’apriscatole elettrico. Magari a questa conclusione ci si arriverà in ogni caso, ma occorre provare e vivere sulla propria pelle le emozioni e le considerazioni che ti permettono di sentirti padrone di una tale scelta. Per il momento ci lanciamo in questo viaggio, alla ricerca di come la vita possa presentare pagine di colori diversi se solo si cerca di ridipingerle, cercando il coraggio per sognare e correndo il rischio di vivere i propri sogni… “…perché í veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.” Stefano Bovetto riassume così il senso della partenza, la decisione di vivere un’esperienza di vita decisamente fuori dal comune. Con questi presupposti nasce un diario del viaggio in bicicletta compiuto in Sud America tra il gennaio e l’agosto del 2013 da due amici, ex colleghi di lavoro, di Rovigo. Dall’Argentina al Cile percorrono migliaia di chilometri attraverso strade impraticabili, godendo dello spettacolo della natura che circonda quei luoghi.