Mestieri
bracciante, operaioLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1883Data di ritorno
1885Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Temi
Liguria, 1868. L’Italia è unita da pochi anni, Roma non ne è ancora la capitale. Giambattista Cane nasce in una famiglia contadina, e rimane presto orfano di padre. Per tirare a campare e dare sostegno a mamma e sorelle, matura molto presto di tentare fortuna all’estero, insieme a uno zio. La Francia, per ovvie ragioni di vicinanza geografica, è la meta prescelta.
Qui sarà operaio, a più riprese, dal 1883 – anno della prima emigrazione, a soli quindici anni – fino alla fine del secolo. Nel mezzo mette due ritorni al paese natale, dove si trova ad amministrare i pochi beni di famiglia e la malattia mentale della madre. In uno di questi soggiorni trova anche l’amore di una fanciulla bruna che, al terzo trasferimento in Francia, lo segue.
Ma il destino di Giambattista è quello di tornare al suo paese, e qui, da semianalfabeta, essere impiegato quale giornalista presso un periodico di recente fondazione. Le memorie di Cane si chiudono con l’ambizione, nemmeno troppo velata, di “fare letteratura”: dopotutto, laddove è carente in forma e stile, l’autore compensa con “una grande passione, e una volontà ferrea e instancabile”, che lo hanno perfino condotto a recitare in teatro i grandi drammi alfieriani.
Il viaggio
I racconti
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