Mestieri
insegnante, ristoratriceLivello di scolarizzazione
diploma magistralePaesi di emigrazione
PerùData di partenza
1953Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
“Dagli Appennini alle Ande e ritorno”: così intitola l’autobiografia Carla Cenacchi, anzi “la Carla”, o “la Cenacchi”, come spesso dice di sé, alternando nel racconto la prima alla terza persona.
Seconda di nove figli che hanno tutti la c come iniziale del nome, Carla nasce a Pontecchio, un paesini della campagna bolognese, nel 1932. Si diploma maestra nel 1952 e va a insegnare in un borgo vicino, Rasiglio, dove conosce Demetrio Bacchelli, un trentenne deciso e volitivo che sta per partire per il Perù, “per scoprire cosa c’è nel nuovo mondo”. Accade tutto in fretta: i due giovani prendono appuntamento per una cena clandestina a Bologna, in una trattoria del centro; il giorno dopo, Bacchelli chiede a babbo Cenacchi la mano della sua seconda figlia.
È impossibile resistere al vitalismo di quell’uomo, e il papà di Carla non può che rassegnarsi a lasciarla partire, chiedendo come unica condizione che lo faccia responsabilmente, una volta raggiunta la maggiore età. E così, appena compiuti i ventun’anni, Carla sposa “Bak” per procura e lo raggiunge in Sud America.
Qui dapprima insegna italiano in una scuola, quindi segue il marito in una hacienda sulle Ande dove è andato a fare il veterinario. Quindi la coppia, insieme al primo nato, Sandro, fa rientro a Lima e apre la Trattoria Italia, che offre ai clienti i piatti tipici della tradizione italiana e peruviana.
Una seconda figlia, morta improvvisamente due mesi dopo la nascita, getta Carla e Demetrio nello sconforto. Solo dopo molti mesi lei troverà la forza di reagire, tornare al fianco del marito e dare a Sandro un altro fratellino, Carlo.
La serenità e il successo dell’impresa di famiglia durano quasi un decennio, finché “Bak” non muore improvvisamente, lasciando Carla a gestire un nuovo, immenso dolore. Per elaborarlo e per non perdere i ricordi scrive le sue memorie e, parafrasando il celebre racconto di Edmondo De Amicis, le intitola “Dagli Appennini alle Ande e ritorno”. Dopo quasi cinquant’anni di vita peruviana, infatti, Carla ritorna definitivamente in Italia.
Il viaggio
I racconti
L’incontro con Bak
Da quella cena “da Giuseppe” aveva scoperto in quegli occhi, in quel suo modo di parlare,...
Sposa per procura
Il matrimonio per procura si celebrò il 31 gennaio 1953 di mattino alle ore 7. Franco, l’amico...
Congedo dai Cenacchi
A primi di marzo la ragazza di Pontecchio partì. Andava ad imbarcarsi a Genova, sulla nave...
Sola ma in viaggio di nozze
Tranne la gita scolastica fatta a Roma per l’Anno Santo del 1950, Carla non si era...
Vita a bordo
Mare, gente nuova, bei pranzi (niente piatti da lavare!), programmi dettagliati della vita di bordo, cioè...
Lima e Bak
Arrivò in Perù alle 11 di sera dei primi di aprile del 1953 dopo aver attraversato...
Scherzi linguistici
Conobbe delle suorine italiane, della chiesa vicinissima alla casa dove alloggiavano i Bacchelli, che le chiesero...
Problemi linguistici
Il primo giorno che è a Lima in casa sola, il Bacchelli le ha raccomandato di...
Tra gli indios
Bacchelli cambiò ancora lavoro e zona. La famiglia si trasferì sulle Ande in un’azienda agricola a...