Carlo Cipriani

Carlo Cipriani nasce negli anni della Prima guerra mondiale a San Gimignano, in un angolo tra i più belli della Toscana. Dopo la scuola esercita la professione di barbiere. Il 4 aprile del 1939 viene arruolato nel Regio Esercito, distretto di Firenze, destinazione 84° Reggimento Fanteria. Il 1° Luglio 1939 parte per l’Albania: poi la guerra. In un alternarsi di memoria e diario, racconta la dolorosa partecipazione alla campagna di Grecia, i combattimenti al confine con l’Albania affrontati in condizioni belliche e umane disastrose. L’inadeguatezza dell’equipaggiamento, passata alla storia come una delle più gravi colpe del regime fascista nei confronti dei suoi soldati, trova un riscontro esemplare nel suo dramma individuale: a causa dei mezzi stentati e della spietatezza dei comandi militari, incapaci di cogliere i limiti invalicabili della sofferenza umana, Carlo perderà per sempre l’uso degli arti inferiori, sottoposti a amputazione per congelamento.