Mestieri
studente, soldato della Legione stranieraLivello di scolarizzazione
frequenza scuola media superiorePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
24.5.1954Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
Il 23 maggio 1952 Antonio Cocco, diciotto anni, è ancora seduto sui banchi di scuola, a un passo dagli affetti di casa. La sua è una famiglia numerosa – dieci figli, tra maschi e femmine – e di solidi principi. Antonio, “Toni”, come lo chiamano, fra tutti è il più scapestrato: allo studio preferisce i giochi, le ragazze, i divertimenti. A scuola è insofferente, in particolare nei confronti dell’insegnante di italiano che, esasperato, lo prende di mira paventandogli la temibile bocciatura. All’ennesimo votaccio Toni decide quindi il colpo di testa: partirà, in compagnia di un amico più giovane, in direzione della Francia. Non ha bene idea di quanto star via, né di cosa fare oltralpe: sta di fatto che il 24 maggio del 1952 esce dalla casa di Dorsoduro, a Venezia, e senza dire una parola ai suoi intraprende il viaggio che lo condurrà dalla laguna a Milano, da Milano alla Val d’Aosta, fino alla frontiera. Indossa scarpini da ballo, e con quelli ai piedi valica i “nevai immensi”, come li chiama, per passare da Bardonecchia a Modane. Una volta in Francia lui e il suo giovane amico sono presto fermati dai gendarmi, e posti dinnanzi a un atroce ultimatum: o la prigione, l’ignominia e il processo per aver superato illegalmente il confine; oppure la Legione straniera, un paio d’anni da spendere in giro per il mondo, e pure profumatamente pagati. Così apparecchiate le opzioni, la scelta non pare difficile. È così che comincia un’odissea durata quasi due anni, e raccontata in centosessantacinque missive spedite a casa dal legionario Cocco, presto pentitosi della firma per l’arruolamento. Dopo l’addestramento in Algeria sarà spedito a combattere per lo stato coloniale francese contro i viet-minh di Ho Chi Min e del comandante Giap. Contemporaneamente, in Italia, suo padre Luigi tenta l’impossibile per farlo congedare. Non vi riesce.
Toni muore in un giorno di aprile o di maggio del 1954, nella battaglia di Dien Bien Phu. I suoi non riusciranno ad avere indietro nemmeno i resti, ma – come ha scoperto il più piccolo dei suo fratelli, Gianni – dovrebbero giacere dove ora è una magnifica risaia.
L’epistolario di Antonio Cocco ha vinto il Premio Pieve Saverio Tutino nel 2017, ed è ora un libro: A. Cocco, Ridotta Isabelle. Nella Legione straniera senza ritorno da Dien Bien Phu, Terre di Mezzo, 2018.
Il viaggio
I racconti
Un ragazzo scappato di casa
Caro papà Non so nemmeno come cominciare questa lettera e se avrò il coraggio di spedirla perché...
Legionario
La vita quì a Sidi-Bel-Abbes e pressappoco come quella di Marsiglia forse peggio perché più rigida....
Verso un altro inferno
Carissimo papà Mentre ti scrivo, un centinaio di legionari stanno cantando a squarciagola più o meno tutti...
Prove di congedo
Carissimo papà Sono ancora quà… e credo ci rimarrò ancora per un pezzo perché ho trovato lavoro....
Sulla nave per l’Indocina
Carissimi, … Voilà à Gibouti. E cosa possoti scrivere del mio viaggio. Dal punto di vista, diciamo...
Nella giungla vietnamita
Caro Gianni e Cio Fra sette o otto giorni forse avrò una 20’ina di fotografie mie che...