Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
diploma magistralePaesi di emigrazione
Libia, EritreaData di partenza
1933Data di ritorno
1942Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
Il memoriale di Giulia Danesi racchiude in una ventina di pagine la cronaca del ritorno in Italia dalla cosiddetta AOI, l’Africa Orientale Italiana, dove l’insegnante romana, classe 1903, si era trasferita all’inizio degli anni Trenta. Ed è la cronaca di un lungo viaggio per nave: a partire dal 7 maggio 1942. Quarantacinque giorni in cui, a bordo della nave Vulcania, sotto il comando inglese, Giulia Danesi – insieme ad altri tremila passeggeri italiani – circumnaviga l’Africa in senso antiorario: da Berbera, in Somalia, a Port Elizabeth in Sudafrica, a Las Palmas nelle Canarie. Da qui a Gibilterra, e infine a Napoli.
Tra un’osservazione della costa e una chiacchierata con i compagni di viaggio, il tempo scorre nella trepida attesa di tornare in patria, e con già nel cuore una profonda nostalgia dei luoghi abitati: Libia, Somalia, Etiopia. È quello che si chiama il “mal d’Africa”, comune a tanti coloni costretti dalla guerra a rientrare in Italia.
Tra le righe emerge la malinconia della fervente fascista per le sorti dell’impero coloniale, che nell’estate del 1942 appare ormai irrimediabilmente perduto.
Il viaggio
I racconti
Addio all’Africa
1942 – 7 Maggio – 21 Giugno Imbarco a Berbera. Sbarco a Napoli. Su esse si...
Da un campo all’altro
Sostammo una notte ad Argheisa. Notte fresca, sotto una tenda, in un bel letto con la...
“Non più colonie per l’Italia vinta”
Su un grande zatterone scortato, sotto il torrido sole del tropico, fummo rimorchiati sotto i possenti...
La nave dei rimpatriati
Così la sera del 17 maggio, la nave (Vulcania, Ndr) , piena del suo vivo carico...
Port Elizabeth, città europea
Dopo dieci giorni di navigazione entrammo in un porto grande, bello e solitario: Porto Elisabetta, all’estrema...