Mestieri
geologoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
SvizzeraData di partenza
1944Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
Nel 1943-44 molti giovani del Nord Italia, per non fare il servizio militare nella Repubblica di Salò alleata dei nazisti, cercano la strada della fuga all’estero, per riparare in un Paese che non sia assoggettato alle potenze dell’Asse. L’unico Paese possibile, l’unico raggiungibile dal Nord Italia, è la Svizzera. Arvedo Decima racconta la sua fuga dall’Italia all’inizio del 1944, partendo dal padovano, attraverso Milano e il Lago di Como. Racconta l’attraversamento in clandestinità del confine, fingendosi un soldato inglese, e il timore di essere rispedito in Italia delle guardie di confine. Superati tutti gli ostacoli, seguirà il destino dei molti altri italiani che sono riusciti nell’impresa di sfuggire alla Repubblica di Salò: sarà confinato all’interno di un campo di lavoro, impiegato in lavori di fatica trascorrendo giornate monotone ma lontane anni luce dalla tragedia che si consuma negli stessi giorni in Italia. Infatti a partire dal 1940 era stato deciso per i profughi italiani l’internamento in campi di lavoro amministrati prima da personale civile, poi a partire dalla primavera del 1942 dall’esercito. L’istituzione dei campi di lavoro consentiva di impiegare i profughi in lavori utili alla collettività, e per tenerli sotto controllo.
Il viaggio
I racconti
“Abbiamo deciso di andare in Svizzera”
Sabato 26 febbraio 1944 Ieri sera dopo un'animatissima discussione, durata parecchie ore, abbiamo deciso di andare...
La terra promessa
Quando parto tutti piangono; la mamma si affaccia alla finestra per vedermi qualche minuto di più,...
Possiamo rimanere
Mercoledì 1 marzo 1944 Verso le 3 arrivano tre allievi ufficiali italiani in divisa: uno sergente...
A lavorare nel bosco
Giovedì, 13 aprile 1944. Comincia la prima giornata completa di lavoro. La mattina a colazione cioccolata...