Mestieri
medicoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
RuandaData di partenza
1994Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Temi
Nel maggio del 1994 Gaddo Flego è un giovane medico appena tornato in Italia dal Ciad, dove ha prestato servizio per Medici senza Frontiere. A settembre deve iniziare a frequentare un Master a Londra ma si rende disponibile per una nuova missione, breve, che l’organizzazione umanitaria per cui lavora non esita a offrirgli: accetta così un intervento di urgenza in Ruanda, Paese africano in cui è in corso un genocidio. La sua equipe, formata dalla moglie Elena, infermiera, e da Claus, un belga che si occupa di logistica, è inviata a Nyamata, dove nel maggio di quell’anno hanno perso la vita circa 10.000 persone. La città che li accoglie è disabitata, domina una calma irreale. In un ospedale improvvisato Gaddo e la sua équipe organizzano un piano per coprire le emergenze mediche e sanitarie, affrontando difficoltà enormi per eseguire gli interventi e gestendo il rapporto con i sopravvissuti, i militari, i ruandesi della diaspora che rientrano in paese. Fino all’agosto, quando arriva il momento di tornare in Europa. Flego ha raccontato la sua esperienza ruandese un una memoria scritta 20 anni dopo i fatti accaduti. La testimonianza ha vinto l’edizione 2014 del Premio Pieve Saverio Tutino dell’Archivio dei diari, ed è ora un libro: G. Flego, “Un milione di vite”/Milano: Terre di Mezzo, 2015
Il viaggio
I racconti
Oltre l’equatore
L’auto che ci porta di gran carriera verso il Rwanda è il solito gippone bianco chiuso...
La missione
Finalmente un pomeriggio arriva Alex, il coordinatore della missione di MSF. Claus lo conosce e non...
Una gamba amputata
Non ci dispiace lasciare Byumba, la sensazione di attesa era diventata insopportabile. Il viaggio è molto...
La chiesa delle stragi
Nyamata sembra essere stata una bella cittadina, punteggiata da numerosi edifici pubblici e religiosi. L’orfanotrofio dove...