Angelo Gloria

Da un paese della campagna romana un giovane manovale è inviato in Libia nel 1938 per il servizio militare. L’arrivo in terra africana è segnato da una grande delusione: il reggimento di cui Angelo Gloria fa parte, il 116°, è di stanza a Tobruch e la vita dei militari è priva di qualunque forma di svago a loro gradita. Nella memoria di Angelo e dei suoi commilitoni restano impresse le lunghe e inutili marce nel deserto, in un clima ambientale insopportabile, e in un contesto politico sempre più teso per l’escalation che sta portando l’Europa verso il baratro della Seconda guerra mondiale. La speranza di essere congedato alla fine della leva viene vanificata dai propositi di ingresso dell’Italia nel conflitto imminente. Nel 1940, mentre trascorre una breve licenza in famiglia, viene raggiunto dalla cartolina precetto.