Giorgio Lilli

Giorgio racconta la sua prima infanzia accanto ai genitori nel Mato Grosso. Il padre medico specialista, ha deciso di partire dall’Italia (non sopportando il clima politico del ventennio fascista) e, con la moglie e il figlio si reca in Brasile dove vuole fare il medico per gli Indios. I ricordi di Giorgio, sostenuti dai racconti della madre, riguardano la vita nella casa ai margini della foresta, popolata di animali strani e pericolosi. Con gli occhi del bambino rievoca le feste colorate e soprattutto la figura del padre, che muore di tifo appena trentenne: uno slancio di generosità lo porta a cercare di curare una comunità indigena colpita dal contagio, al quale infine anche egli non riesce a sottrarsi. Giorgio e la madre, con i due gemelli nati nel frattempo, tornano in Italia.