Alfredo Mazzoni

Alfredo Mazzoni è un agronomo di Morbegno, provincia di Sondrio, che nella seconda metà degli anni Ottanta, spinto da ideali politici e umanitari, decide di partire per l’Africa per partecipare attivamente a una missione di cooperazione allo sviluppo. “Intorno al 1980 conosco i radicali e la campagna sulla lotta allo sterminio per fame nel mondo. In sintonia col motto: ‘Contadino scarpe grosse cervello fino’, nel 1986 decido di partire. Al corso di orientamento mi chiameranno ‘il contadino poeta’. In Africa i colleghi volontari mi daranno un soprannome: ‘il selvatico’. Gli Africani di Tanguieta: ‘l’agronome’; entrambi sorrideranno mentre raddrizzo i chiodi. Il 4 dicembre del 1986 partivo da Linate; destinazione Lomè (Togo)”. L’impatto con la povertà africana è devastante: nel Benin Alfredo assiste a scene strazianti che restano impresse nel suo immaginario e che trasferisce in un diario che aggiorna con frequenza fino a quando non è costretto a tornare in Italia. Dopo alcuni mesi infatti, proprio quando era riuscito a guadagnarsi la stima delle popolazioni locali, contrae la malaria e si precipita in Italia per essere curato.