Mestieri
casalingaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1931Data di ritorno
1940Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
Nell’estate del 1932 la siciliana Filippina Mincio ha ventitré anni ed è in procinto di realizzare il suo sogno: sposare il suo principe azzurro, il bel Vittorio, e trasferirsi con lui in Libia, dove è un pezzo grosso dell’amministrazione fascista. I due coniugi trascorrono degli anni dorati: feste, ricevimenti, alte frequentazioni, servitù a disposizione in ogni ora del giorno e della notte. Nel 1935 nasce il primo bambino, e la felicità di Filippina non potrebbe essere più grande. Si intrattiene con un gruppo di amiche italiane – tutte donne dell’alta borghesia come lei, mogli di funzionari del Partito nazionale fascista –, e soffoca facilmente la nostalgia dell’Italia.
Prima ancora che la dichiarazione di guerra, nel 1940, suoni la sveglia, è la cartolina di richiamo alle armi a darle il primo scossone. Il marito dovrà partire e lasciarla sola con il piccolo Franco, e incinta di una seconda creatura. Quando arriva il 10 giugno, poi, la situazione si fa frenetica: partire, non partire? Aspettare che passino quei pochi mesi di guerra, come i fascisti non si stancano di ripetere?
È l’occupazione britannica a imporre l’agenda. Filippina partirà con Franco e suo fratellino appena nato, profughi – sia pur di un certo agio, potendo contare su un volo diretto per Catania, dove la attende la sua famiglia. Di Vittorio sa che è stato fatto prigioniero, quindi portato a Bangalore, in India, dagli inglesi: vi resterà cinque anni. Trascorrono anni di angoscia, confortati dalla fitta corrispondenza, sia pur censurata, che intrattiene con il marito.
Quando si ricongiungeranno, alla fine della guerra, al posto della ragazza abituata agli agi Vittorio troverà una donna fatta, forgiata dalle esperienze della vita.
Il viaggio
I racconti
Viaggio di nozze in Libia
Partimmo per l’Africa, tre giorni dopo [il matrimonio, Ndr], con una nave tutta bianca. Da bambina...
La corda dell’impiccato
Barce era uno dei maggiori centri dell’interno. Il deserto cominciava sotto il marciapiede di casa nostra....
La cartolina gialla
Rientrati a Bengasi e sistemata in certo qual modo la casa, pensavamo di star tranquilli; ma...
Notte prima del ritorno
Poi le cose precipitarono di colpo. Gli Inglesi avanzavano dall’Egitto ed il governo ordinò a tutte...
Anni perduti
Nel frattempo gli inglesi avevano occupato Bengasi. Mio marito era stato catturato, ma era riuscito a...